domenica 26 settembre 2004

26/09/2004 | Ass. YaBasta - Incontro Nazionale


… Oggi i cieli del mondo sono annuvolati da aerei da guerra, missili – che si definiscono "intelligenti" in modo da mascherare la stupidità di chi ne è responsabile e di chi, come Berlusconi, Blair e Aznar, li giustifica – e satelliti che segnalano dove c’è vita e dove ci sarà morte. E la terra è solcata da macchine da guerra che dipingeranno il mondo con i colori del sangue e della vergogna. La tempesta sta per arrivare. Ma l’alba arriverà solo se le parole diventate nuvole per attraversare i confini diventeranno un "No" di pietra, e apriranno un varco tra le tenebre, una crepa attraverso la quale possa insinuarsi il domani. Dalle montagne del Sud-Est Messicano. Dal C.G.C.C. degli Indigeni Rivoluzionari dell’EZLN. Subcomandante Insurgente Marcos (tratta dalla lettera letta da Heidi Giuliani il 15-2-2003 a Roma ******************************************* Associazione Ya Basta! – Incontro Nazionale Milano, 9 e 10 ottobre 2004 DISERTORI NELLA GUERRA GLOBALE, PER COSTRUIRE RIBELLIONE riflessioni, racconti, progetti e presentazione delle prossime iniziative Pianeta terra, autunno 2004: un panorama verde militare Parlare di dignità dei popoli contro il neoliberismo come l'Associazione Ya Basta! ha cominciato a fare fino dalla sua nascita negli anni '90 significa oggi parlare della guerra globale permanente e dei suoi devastanti effetti sociali, parlarne per tracciare sentieri di ribellione in mezzo alla guerra, segnali concreti di alternativa. La guerra globale permanente è la forma della barbarie generalizzata con cui si vuole imporre il dominio del neoliberismo. La guerra "imperiale" genera effetti sociali devastanti, vuole imporre al mondo il controllo della parola e della rappresentazione sotto la logica del denaro, vuole imporre l'immagine di un mondo terrorizzato in cui la vita non ha ovunque lo stesso valore. Nel tentativo bugiardo di costruire arruolamento totale e consenso addomesticato si utilizza il binomio "guerra e terrorismo" che vorrebbe occultare dietro un gioco di specchi e di crudeltà la realtà di una guerra estesa planetaria, fatta di massacri e stragismi contro i civili e contro quanto resiste alla logica del potere, della sopraffazione e della rapina di pochi ricchi sulla maggioranza. Chi vive nel "mondo di sopra" raccomanda al potere la sua innocenza e il suo benessere, chi sta "sotto" è una vita sacrificabile. Noi siamo la stessa umanità degli ostaggi della scuola di Beslan, come dei prigionieri delle carceri di Guantanamo e Abu Grahib, delle vite distrutte dai bombardieri imperiali e dai signori della guerra in Irak come in Palestina o in Colombia quanto di quelle colpite dalle bombe nella stazione di Atocha. Senza divise: la diserzione dell’umanità ribelle. Di fronte a questa barbarie vogliamo proporre quella che per noi è anzitutto una esperienza che viene dalle nostre origini a fianco dei fratelli e sorelle zapatisti. Noi non siamo gli innocenti tra due barbarie, noi siamo e vogliamo essere i ribelli contro questo ordine di cose, i disertori nella guerra globale. Perchè nella guerra c'è sempre una parte dalla quale schierarsi, quella dell'umanità, quella offesa e calpestata dagli affaristi e dai signori della guerra. E disobbedire al comando ed alle occupazioni militari è sempre una necessità per entrare in contatto con chi a quelle sopraffazioni sta resistendo al di là di una frontiera da superare. La cooperazione orizzontale ha sempre significato costruire complicità tra disertori globali, dare corpo materiale a relazioni di reciproco riconoscimento tra comunità politiche consapevoli e ribelli. E oggi continuiamo e chiederci come e da dove è possibile sabotare la guerra ed i suoi apparati embedded, compresi quelli del business umanitario. Ricerchiamo da sempre il modo di essere attivi dentro i conflitti del presente senza essere agenti di mediazione sociale ma agenti di sovversione contro la guerra, per una pace basata sulla giustizia sociale e sulla dignità dei popoli. Col fiato sospeso continuiamo a chiedercelo con forza ancora maggiore oggi, quando anche la cooperazione italiana non omologata si trova ostaggio della guerra globale. Oggi che esplodono quelle contraddizioni che un anno fa portarono al blocco alla frontiera irakena della nostra carovana, proprio per la nostra incompatibilità con quell'occupazione imperiale. E a partire dalle iniziative di questa estate 2004 vediamo la possibilità di far crescere la rete delle resistenze alla guerra, dei movimenti reali e vediamo nascere nuove ipotesi di cooperazione e di trasformazione, in sabotaggio della guerra globale. Ma un "mondo che contenga molti mondi" parte anche dai nostri territori. In Italia la cosiddetta emergenza immigrazione è il frutto delle scelte di esclusione e repressione messe in campo dalla sinistra prima e spinte poi agli estremi dalla destra. La lotta per una nuova cittadinanza, per il rispetto incondizionato della vita e della libertà dei migranti, contro i centri di detenzione ed il razzismo, restano per noi il modo migliore per vivere in questo paese con i nostri fratelli e sorelle che ci portano il mondo in casa. Cerchiamo insieme le strade per la chiusura dei CPT in Italia, in Europa e nel Mediterraneo, per costruire spazi di cittadinanza e dignità partendo dalle comunità locali. Siamo tornati da molti paesi e con molte storie da raccontare. Ogni storia ed ogni volto sono per noi una parola, un colore, una domanda nella inarrestabile ricerca di molti altri, oltre noi, di rifiutare il presente e di affermare la propria dignità. Invitiamo tutti coloro che vogliono mettere insieme queste domande, queste storie e questi colori, all'incontro nazionale che si terrà a Milano il 9 ottobre. Mai come oggi è importante continuare a camminare domandando. L’INCONTRO SI TERRÀ A MILANO IN CASALOCA, viale Sarca 183 in auto: uscita tangenziale nord viale Zara in treno: dalla stazione centrale – MM3 fermata Zara + linea 7 fermata Sarca info: yabastamarche@libero.it Associazione Ya Basta! - Incontro Nazionale DISERTORI NELLA GUERRA GLOBALE, PER COSTRUIRE RIBELLIONE. riflessioni, racconti, progetti e presentazione delle prossime iniziative PROGRAMMA Sabato 9 ottobre, incontro pubblico: ore 16.30 – inizio prima parte ore 19.00 – pausa e rinfresco ore 19.30 – inizio seconda parte ore 21.00 – conclusione, cena e inizio serata: musica e grigliata di pesce tracce delle relazioni ARGENTINA: Movimento Piqueteros La primavera argentina : società civile e autogoverno … siamo in partenza Dal 12 ottobre saremo in argentina per rafforzare il sostegno all’esperienza dei piqueteros e a tutte le reti che sperimentano nella realtà argentina forme di autogestione e creazione di comunità in lotta per i propri diritti. In particolare si approfondirà il sostegno al progetto del "Centro di Salute Autogestito" del Mtd ( piquetero) Solano, progetto che fa tesoro della concezione di autogestione ed autonomia che si costruisce dentro le forme di auto-organizzazione della società civile, aprendo così una comunicazione diretta con il movimento. BRASILE: Movimento Sem Terra – GlobAL – Gruppi di azione nelle favelas Accesso al sapere e alla cittadinanza nei movimenti urbani e rurali - Diapo/relazione Racconto del viaggio da Rio de Janeiro a Salvador de Bahia. Dall’esperienza di azione nelle favelas e dalla costruzione di GlobAL (Global america Latina) nella realtà di Rio de Janeiro alla permanenza nelle comunità in occupazione dei Sem Terra. Spunti e riflessioni attraverso le mille facce moderne del Brasile: i movimenti sociali, le lotte urbane ,la riappropriazione delle terre e della dignità, la costruzione di comunità, il governo di Lula. Possibilità e sviluppi del rapporto con la complessa realtà brasiliana. CHIAPAS: Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale Il sogno zapatista si dà gambe organizzative: un aggiornamento dalle comunità ribelli ad un anno dalla nascita dei caracoles – con Video/ intervista Racconto del viaggio di questa estate nelle comunità e aggiornamento sui progetti in Chiapas Intervento accompagnato dalla videointervista con la Giunta del buon governo del caracol di Oventic, verranno anche presentate le brigate di raccolta del cafè rebelde zapatista e la prossima carovana per consegnare le due ambulanze al sistema sanitario autonomo zapatista, a cui parteciperanno Rosa Piro ed Haidi Giuliani. COLOMBIA: Comunità Afrodiscendenti del Cacarica – Collettivi urbani Un viaggio attraverso le resistenze al neoliberismo e alla guerra globale Resoconto del viaggio che si è tenuto da metà agosto al 6 settembre . Riflessioni sulla carovana ci ha portato a conoscere la realtà delle organizzazioni di base (studenti, avvocati, sindacati) a Bogotà per poi inoltrarci nella Selva del Chocò dove dal 1996 resistono le comunità afrodiscendenti appartenenti all'organizzazione Cavida. Progetti di cooperazione e appoggio dalla metropoli alla selva per contribuire alla rete d’azione colombiana. PALESTINA: Movimento civile Al Mubadara In Palestina per un altro medioriente, per un’altra Europa – con contributi video e cd multimedia Racconto della presenz/attiva dell’agosto 2004 e dei progetti che abbiamo aperto e vogliamo continuare. Dalla lotta contro il muro dell’apartheid e contro l’occupazione israeliana alla relazione profonda con le esperienze di autorganizzazione della società palestinese. Racconto della presenza stabile del progetto GlobalRadio a Ramallah e della proposta dell’importazione dell’olio palestinese come sfida al sistema di discriminazione internazionale che colpisce la popolazione civile palestinese. Presentazione del progetto Kifah: presenza a protezione della raccolta delle olive dal 25 ottobre al 8 novembre. Domenica 10 ottobre: riunione nazionale dell’associazione - inizio ore 10.00 da sabato sarà esposta la mostra fotografica "Le maschere che mostrano, appunti dal Chiapas zapatista" fotografie e testi di Paola D’Amico