lunedì 17 febbraio 2014

"Olio di Argan" la novità che trovi nelle sedi di YaBasta!






 Dopo il Caffè Rebelde Zapatista, l'olio e la saponetta Kifah palestinese, lo zucchero Sem Terra del Brazil.... adesso, potete trovare l'Olio di Argan biologico puro 100% ....... a Jesi  la sede di Ya Basta! Marche è aperta ogni mercoledi dalle 17 alle 20.... o per appuntamenti..

Argane arriva in Italia grazie alla collaborazione tra Cooperativa Idee inMovimento, associazione Ya Basta e GIE TizArgane

Dignità, eco-sostenibilità, biodiversità, auto-determinazione, reddito.

A R G A N E
OLIO DI ARGAN BIOLOGICOPURO 100%

TizArgane, dallatradizione all'auto-organizzazione

Da secoli le donne dei piccoli insediamenti rurali nella regione di Sousse, nel sud ovest del Marocco, raccolgono e lavorano artigianalmente le mandorle di Argan, estraendone un olio purissimo e completamente naturale. Trasmettendo i saperi della lavorazione e della produzione di generazione in generazione, oggi si sono organizzate in piccole cooperative, interamente femminili.
Ammortizzano così i costi della lavorazione semi-meccanica che consente condizioni di lavoro meno faticose, si coalizzano per mantenere un prezzo del prodotto stabile e rispettoso del loro lavoro, promuovono la diffusione e la vendita dell'olio di Argan.
TizArganeè un consorzio che riunisce cinque cooperative della provincia di Tiznit, a circa 100 km da Agadir. Fondato nel 2007, TizArgane è unprogetto sociale e ambientale, per la salvaguardia degli alberi di Argan e la promozione sociale delle donne delle cooperative, garantendo loro una retribuzione costante e giusta e sostenendo la commercializzazione dei prodotti derivati dall'albero di Argan.

Sulle rotte dell' Euromediterraneo

Sulle rotte dell'Euromediterraneo


Carovane alle frontiere, per i diritti e la dignità

Prima tappa Libano, Turchia e Tunisia 

In tante e tanti stiamo sottoscrivendo la Carta di Lampedusa per affermare che la vita e i diritti essenziali di ogni essere umano vengono prima delle normative formali.
Il dramma che vivono migliaia di donne e uomini costretti ad abbandonare le loro case, per sfuggire a conflitti e tensioni, passa attraverso il mare che lambisce le nostre coste, attraverso le frontiere intorno all'Europa.
Chi sono queste persone ? Che storie raccontano i vissuti personali e collettivi di chi affronta i viaggi della speranza? Quali muri devono oltrepassare? In quali campi profughi sopravvivono, prima di partire? Quali ricatti e speculazioni strangolano le loro vite?
Vogliamo costruire un'azione comune perché tragedie come quelle del 3 ottobre 2013 e le tante nel Mediterraneo e alle frontiere non si ripetano più.
Vogliamo costruire una percorso collettivo che guardi all'altra parte del Mediterraneo, alle frontiere sempre più allargate e mobili, che si costruiscono intorno alla Fortezza Europa.
Per questo proponiamo di andare in forma collettiva in alcuni dei "luoghi simbolo" del dramma che si consuma sui confini, dando vita ad una azione partecipata e coordinata per intessere relazioni, conoscenze ed una narrazione comune, contribuendo alla costruzione di un euromediterraneo di diritti e libertà.
Le prime tre delegazioni che proponiamo si svolgeranno in Turchia, Tunisia e Libano.
In Turchia per conoscere le realtà dei movimenti sociali che lottano per la libertà ed i diritti e per arrivare fino al confine con la Siria, dove si stanno erigendo nuovi muri come a Nusyabin.
In Tunisia per rafforzare la relazione con le associazioni che lottano per la verità sulle morti nel Mediterraneo di chi cerca di attraversarlo, con le realtà sociali del sud del paese impegnate nella conquista di spazi di libertà, con chi vive il confine con la Libia.
In Libano
per conoscere i campi profughi dove risiedono da più di 60 anni i rifugiati palestinesi e i profughi siro-palestinesi fuggiti dalla guerra in Siria negli ultimi due anni.