mercoledì 11 marzo 2009

Raccolta fondi per la popolazione di Gaza



LA CAMPAGNA PALESTINA SOLIDARIETA’ LANCIA UNA RACCCOLTA FONDI PER LA POPOLAZIONE CIVILE DI GAZA

"Le nostre grida fermano qualche bomba? La nostra parola salva la vita di qualche bambino palestinese? Pensiamo di sì. Forse non fermiamo una bomba, né la nostra parola si trasforma in uno scudo blindato", ma probabilmente riesce ad unirsi ad altre e "si trasforma in mormorio, poi in una voce alta e quindi in un grido che si senta a Gaza. Noi zapatisti e zapatiste dell'EZLN sappiamo quanto sia importante che in mezzo alla distruzione e alla morte si sentano parole di incoraggiamento" Dal discorso del SubComandante Marcos "Sette Venti nei calendari e le geografie dal basso"

Sosteniamo il Palestinian Medical Relief.
Le immagini della tragedia umanitaria causata dall’Operazione Piombo Fuso lanciata da Israele contro la popolazione civile di Gaza non possono lasciarci indifferenti.
Più di mille morti, migliaia di feriti, vite devastate nell’assordante complicità internazionale che gode il governo israeliano.
Mentre ci impegniamo per fermare il massacro pensiamo sia importante esprimere il nostro sostegno materiale alle strutture sanitarie palestinesi come il Palestine Medical Relief che cercano di far fronte alla situazione drammatica in cui versa la popolazione civile, prigioniera a Gaza.
Sosteniamo il Palestine Medical Relief
I fondi possono essere inviati presso:
Conto Corrente 112064
Banca Popolare Etica
IBAN IT 18 L 05018 12100 000000 112064

intestato Associazione Ya Basta Marche ONLUS
con la causale “Per Gaza”

Gaza - Appello del Palestinian Medical Relief Society
Il nuovo anno nella Striscia di Gaza
Il barbaro attacco israeliano alla Striscia di Gaza ha causato centinaia di vittime innocenti, il numero di morti e dei feriti si va sempre più aggravando mentre l’aggressione sembra non aver fine e le dichiarazione dei responsabili politici e militari israeliani fanno supporre che le operazioni militari contro la popolazione della Striscia di Gaza siano solo all’inizio.
Fin dai primi giorni dell’offensiva molti impianti civili sono stati bombardati, senza prestare attenzione alla vita e alla sicurezza dei civili palestinesi. Il numero delle vittime ha superato le 420 persone, più di duemila i feriti. Mancano cibo e medicine, sono state distrutte abitazioni e colpiti medici e mezzi di soccorso mentre le famiglie hanno trovato riparo nelle scuole e nei centri delle organizzazioni umanitarie internazionali.
Questa crisi rende il Palestinian Medical Relief ancora più responsabile verso il popolo palestinese, nonostante debba far fronte alla carenza di forniture mediche, ai bisogni alimentari e di combustibile. Le squadre di soccorso del Palestinian Medical Relief svolgono il loro lavoro evacuando le persone ferite dalle zone colpite e offrono loro le prime cure in attesa di raggiungere l’ospedale più vicino.
Contemporaneamente il PMRS è riuscito, con l’aiuto del governo giordano, a trasportare i feriti gravi negli ospedali della Giordania e si sta preparando a ricevere, sempre dalla Giordania, un ospedale da campo per rispondere all’emergenza sanitaria di Gaza.
Va sottolineato che la sede principale di PMRS e la clinica "Dr Heidar Abedal Shafie" di Jabalia, a nord di Gaza sono state entrambe danneggiate. Questi attacchi contro i civili palestinesi innocenti sono un esempio delle violazioni delle leggi internazionali da parte di Israele; la condanna da parte della comunità internazionale dovrebbe essere proporzionale alla gravità delle atrocità israeliane.
Alla luce delle azioni di Israele, che sono veri crimini di guerra per la legislazione internazionale, il Palestinian Medical Relief invita la società civile internazionale a continuare le manifestazioni pubbliche in tutto il mondo per chiedere a Israele di fermare immediatamente il suo sanguinoso attacco alla Striscia di Gaza.
Vi invitiamo a condannare tali barbarie e a far pressione sul governo israeliano al fine di permettere l’invio di aiuti umanitari alla popolazione impoverita di Gaza e proteggere le équipe mediche al fine di consentire loro l’evacuazione dei feriti.
Gennaio 2009
Palestinian Medical Relief Society http://www.pmrs.ps/

lunedì 9 marzo 2009

Pacchetto Sicurezza

PACCHETTO SICUREZZA:
UNA GABBIA DI LEGGI CONTRO LA NOSTRA LIBERTA'











SABATO 14 MARZO
Ore 11.00 Piazza Roma - Ancona
MANIFESTAZIONE



Ore 17.30 Csoa "TNT" Jesi
CONFERENZA-DIBATTITO
Interviene l'Avvocato Cognini Paolo, penalista del Foro di Ancona ad illustrare le principali norme di legge contenute nel "Pacchetto Sicurezza"
Il pacchetto sicurezza è un attacco ai diritti fondamentali di tutti, ed in particolar modo dei migranti.
E' un attacco alla sicurezza ed alla libertà delle persone che vivono e lavorano nelle nostre città.
Il pacchetto sicurezza contiene una serie di norme proposte dal governo che non fanno altro che alimentare l'odio verso l'immigrato, creare ad arte il clima di paura e di sospetto, togliere alle persone ogni dignità di essere umano.
Lo chiamano pacchetto sicurezza, ma in verità accresce l'insicurezza, la precarietà, la paura, il razzismo.
Restringe definitivamente le libertà di tutti e la possibilità di avere vita, lavoro e diritti garantiti, di vivere insieme senza confini e differenze di nazionalità e provenienza.
LIBERTA' E DIRITTI CONTRO LA CRISI!
SABATO 14 MARZO
Ore 11.00
Piazza Roma Ancona
MANIFESTAZIONE
Contro il pacchetto sicurezza Libertà & Redito Vs Crisi!
No lager no CIE

Ore 17.30
Conferenza-Dibattito
CENTRO SOCIALE "TNT" Via Politi (vicino alla Stazione dei Treni)

Le ronde non rendono sicuri i nostri quartieri
le ronde si trasformeranno in campi di battaglie
i CIE (ex CPT) non rendono sicure le nostre città
i CIE le trasformeranno in prigioni a cielo aperto
il paccheto sicurezza alzerà nel nostro territorio muri di paura , angosce, fobie e diffidenza.
La loro sicurezza è contro la nostra.
Sicurezza è poter avere un futuro.

materiale informativo pacchetto sicurezza: