sabato 26 novembre 2005

25/11/2005 | Carovane Ya Basta! 2006


AMERICA LATINA - Anche quest'anno il percorso di cooperazione dell'associazione Ya Basta! prende corpo attraverso un programma di viaggi internazionali, "viaggi che partono dalla voglia di agire, conoscere e stringere rapporti sempre più forti con le reti che in tutto il mondo resistono al neoliberismo e alla guerra." Carovane 2005 e 2006 - Associazione Ya Basta! Parlare ed agire per tracciare sentieri di ribellione Argentina - Le strade della ribellione Da Buenos Aires alla Patagonia Per incontrare le realtà urbane che resistono, occupano e si autogestiscono Per sostenere la lotta del Popolo Mapuche contro l'arroganza dei moderni colonizzatori come l'impero Benetton. A partire dal 7 gennaio prossimo l'Associazione Ya Basta! organizza una carovana in Argentina. Il viaggio ha lo scopo di affermare che contro la globalizzazione selvaggia del neoliberismo, esiste una globalizzazione dei desideri, dei sogni, delle lotte di migliaia di uomini e donne per autodeterminare il proprio futuro, da Buenos Aires e dalle realtà urbane fino alle terre della Patagonia. La carovana avrà l'occasione di incontrare il Movimento dei Lavoratori disoccupati di Solano nella provincia del Gran Buenos Aires di cui recentemente abbiamo incontrato nei nostri territori uno dei portavoce, Alberto Spagnolo ex-prete piquetero che da decenni lotta insieme alla gente di questa città attraverso l'occupazione di terreni, l'autorganizzazione, la sperimentazione di forme di democrazia diretta. L'associazione Ya Basta Marche da tempo sta sostenendo la realizzazione di un Centro di Salute autogestito all'interno di questa realtà. Solano è uno degli esempi più importanti della funzionalità degli MTD, il più conosciuto a livello internazionale. Spostandoci a Sud verso la terra dei Mapuche ci sarà l'occasione di incontrare un'altro simbolo dell'Argentina resistente: la realtà delle fabbriche occupate e della Ex Zanon, con i suoi operai che continuano a lottare perché la fabbrica che occuparono quattro anni fa (quando il padrone l'aveva abbandonata) resti viva, nelle loro mani, e produca. La vicenda dello stabilimento di ceramiche argentino, infatti, non s'è conclusa coi titoli di coda del bel documentario di Avi Lewis e Naomi Klein (The Take) che l'anno scorso fu proiettato in tutto il mondo. Al momento 470 operai della fabbrica di Neuquén (provincia della Patagonia) mandano avanti la produzione in attesa di un pronunciamento legale definitivo. E sembra che abbiano tutto il mondo contro: i giudici, l'ex padrone Luigi Zanon (di origini italiane) che rivuole la fabbrica dopo averla abbandonata durante la crisi del 2001, il governo provinciale, quello federale che tace, le forze dell'ordine e anche quelle del disordine, visto che poco tempo fa le mogli di due operai sono state sequestrate e malmenate a scopo intimidatorio. Una battaglia contro poteri forti, insomma, che ha indotto i lavoratori della Zanon - ora ribattezzata Fasinpat (Fábrica sin Patrones) e inserita nel movimento delle imprese recuperate argentine - a chiedere appoggio e solidarietà internazionale alle associazioni sensibili al tema. Da Neuquen alla provincia del Chubut dove incontreremo il popolo Mapuche che lotta contro l'arroganza dell'impero Benetton, che e' oggi il piu' grande proprietario terriero in Argentina con 900.000 ettari (un area equivalente a 900.000 campi da calcio) nella ricca e fertile Patagonia, una lotta contro un modello economico-sociale che vorrebbe affermare la proprietà di risorse, spazi e vite umane semplicemente da sfruttare in ogni latitudine. La carovana vuole contribuire a fermare la presenza di Benetton e appoggiare la nascita di una radio comunitaria del Popolo Mapuche all'interno della campagna "Marimari peñi benvenuto fratello". Mentre nel mondo la politica internazionale dall'alto batte i colpi della guerra globale dal basso possiamo costruire reti di ribellione e resistenza, di comunicazione e azione in comune che facciano sentire la voce di chi si vorrebbe muto. Per informazioni: Associazione Ya Basta! Marche sede regionale - via Colocci, 11 Jesi(An) - tel 0731/5060 cell 333/8235503 yabastamarche@libero.it Associazione Ya Basta "Terra e liberta'" - vicolo Marco Polo, 6, Treviso tel 0422403535 yabastatv@globalproject.info Brigate per la raccolta del caffè Dal 29 dicembre 2005 al 12 gennaio 2006 Zona del Caracol di Oventic a Los Altos L'associazione Ya Basta! organizza la presenza attiva per la raccolta del caffè nelle comunità zapatiste. Intervista a Luis Hernandez Navarro Ascolta la storia del caffè nel mercato mondiale con un intervista, suddivisa in quattro percorsi, a Luis Hernandez Navarro. - Produzione del caffè in Messico: la vita del piccolo coltivatore [audio 01] - Il ruolo dei coyotes e la difficoltà della coltivazione [audio 02] - Mercato locale e mercato internazionale [audio 03] - L’esperienza delle cooperative e del commercio con le reti di solidarietà internazionale [audio 04] Se sei interessato fallo sapere al più presto. Per info: yabastamarche@libero.it - yabasta@sherwood.it www.yabasta.it Per informazioni e prenotazioni Cafe Rebelde Zapatista: tel 329/3813029 - 0731/4656 (Giovanna : referente Marche distribuzione Caffè Rebelde - Si applicano prezzi specifici per la distribuzione) Associazione Ya Basta! Marche sede regionale - Via Colocci 11 Jesi (An) tel 0731/5060 cell 333/8235503 Associazione Ya Basta! Milano email yabasta@tin.it 22/29 ottobre - L'uragano Stan si abbatte sull'America centrale Solidarietà alle comunità zapatiste colpite dall’uragano Le iniziative promosse dall'ass. Ya Basta! - Il comunicato ufficiale dell'Ezln - Report degli attivisti europei dalle zone colpite