giovedì 18 giugno 2009

Boicottaggio 45a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro


Campagna Palestina Solidarietà boicotta la 45° mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro
Domenica 21 giugno, in occasione dell'inaugurazione della 45° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, ne è stata contestata l'apertura con una manifestazione di protesta diretta contro la scelta degli organizzatori, di dedicare una sezione del Festival al cinema israeliano.
"La campagna Palestina Solidarietà" ha appeso uno striscione con la scritta "Basta con l'occupazione della Palestina", davanti al cinema Sperimentale per protestare contro la collaborazione dell'Israel Film Fund direttamente collegato con le istituzioni governative israeliane.
L’appello della Campagna Palestina Solidarietà al boicottaggio del festival del cinema di Pesaro, ha raccolto decine e decine di adesioni di singoli e associazioni nazionali e locali che non vogliono limitarsi alle parole ma solidarizzano con il popolo palestinese in maniera concreta.
Ci rivolgiamo a tutti gli spettatori del Festival del Cinema.
Riconosciamo il ruolo svolto dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema nella storia della città di Pesaro ma, oggi, la situazione dei palestinesi è drammatica, come dimostrato dai 1400 morti dell’operazione militare israeliana “Piombo Fuso” nella Striscia di Gaza.
Un centinaio di vittime (tra cui donne e bambini) nella sola Rafah, città gemellata con Pesaro.
Coerentemente con le linee guida della Campagna Palestinese per il boicottaggio accademico
e culturale di Israele (PACBI) il boicottaggio non è rivolto ai singoli film, ai loro registi o più in generale all’opera cinematografica ma alla presenza di un ente israeliano (Israel Film Fund)
direttamente collegato con le istituzioni governative israeliane.
Come organizzazioni attive nella solidarietà con il popolo palestinese e per una pace giusta in Medio Oriente ci preme ricordare che Pesaro è gemellata da alcuni anni con la città palestinese, situata nella Striscia di Gaza, di Rafah.
Questa città è stata duramente colpita durante l’operazione militare israeliana “Piombo Fuso” di alcuni mesi fa, sono centinaia i civili morti o feriti durante i bombardamenti e centinaia le case distrutte o danneggiate.
"... L'appello al boicottaggio delle istituzioni culturali israeliane proviene da molti palestinesi: scrittori, artisti, iornalisti, giuristi, accademici, sindacalisti, insegnanti. Viene visto come "un contributo alla lotta per porre fine all'occupazione, alla colonizzazione e al sistema di apartheid israeliano nei Territori Palestinesi". Chi siamo noi per non prestare ascolto al loro appello?....
(KEN LOACH)
NELSON MANDELA PER LA PALESTINA
*dalla lettera di Nelson Mandela al giornalista del New York Times, vincitore di tre premi Pulitzer, Thomas Friedman
“… Israele ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di restituire i territori occupati nel 1967; che gli insediamenti sarebbero rimasti, Gerusalemme sarebbe stata sotto l’esclusiva sovranità israeliana e che i palestinesi non avrebbero mai avuto uno stato indipendente, ma sarebbero stati per sempre sotto il dominio economico israeliano, con
controllo israeliano su confini, terra, aria, acqua e mare. Israele non pensava ad uno
“stato”, ma alla “separazione”.…
Per quanto riguarda l’occupazione israeliana della West Bank e di Gaza, vi è un fattore aggiuntivo.
Le cosiddette “aree autonome palestinesi” sono bantustans.
Sono entità ristrette entro la struttura di potere del sistema di apartheid israeliano.
… non sarò più indulgente con te come lo sono i tuoi sostenitori. Se vuoi la pace e la
democrazia, ti sosterrò. Se vuoi l’apartheid formale, non ti sosterrò. Se vuoi supportare la discriminazione razziale e la pulizia etnica, noi ci opporremo a te.Quando deciderai cosa fare, chiamami....”
(Nelson Mandela)



Campagna Palestina Solidarietà





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