giovedì 16 ottobre 2014

ANTIFA MARCHE: Ancona, sabato18 ottobre, dalle ore 14:00 in Piazza Cavour.

ANTIFA MARCHE:
Ancona, sabato18 ottobre, dalle ore 15:00 in Piazza Cavour.
LA GUARDIA ROSSA CHIAMA L’ADUNATA:
TUTTI PRESENTI!
Sabato 18 ottobre la formazione di estrema-destra Forza Nuova manifesterà contro l’immigrazione in cinque diverse città d’Italia: Ancona, Bergamo, Napoli, Palermo e Bologna.
In realtà, poco ci interessa dei loro motivi, il punto, per noi, è che i fascisti non devono né possono manifestare al di là delle ragioni strumentali che di volta in volta adottano per cercare di ritagliarsi uno spazio pubblico.
Il tema dei migranti, però, è una questione sulla quale vale la pena comunque spendere due parole. Quella di Forza Nuova è una provocazione razzista funzionale ad alimentare uno strumentale clima di odio e divisione tra chi subisce in prima persona le conseguenze drammatiche della crisi economica.
I fascisti, come sempre, si dimostrano un utile strumento in mano al potere per sedare e disciplinare quel corpo sociale fatto di lavoratori, precari, studenti, immigrati, che oggi si trova costretto a fare i conti con gli effetti delle politiche neoliberiste del governo Renzi e dell’Unione Europea.

giovedì 9 ottobre 2014

Messico - In marcia contro l’impunità con gli studenti di Ayotzinapa Dalla capitale al Chiapas per dire no ai crimini di stato Associazione Ya Basta Padova


E’ un tam tam di iniziative quello che sta succedendo in Messico dopo il massacro degli studenti di Ayotzinapa.
Nella capitale hanno manifestato in migliaia e migliaia, a San Cristobal le basi d’appoggio zapatiste sono scese in corteo con una lunga marcia silenziosa, nel Guerrero decine di migliaia di maestri e non solo hanno riempito la capitale dello stato, cortei e marce in Guanajuato, Puebla, Oaxaca. 
Ovunque chiara ed esplicita la denuncia che l’orrenda morte dei giovani stidenti è un crimine di stato, di quella perversa forma stato che oggi rappresenta il governo messicano, dove narcos e poteri formali si intrecciano, si contrappongono in difesa dei propri interessi, si alleano e si allontanano in un macabro scenario di morti, desaparecidos e impunità.
Narco stato, lo hanno definito molti manifestanti urlando la rabbia, manifestando in silenzio, portando cartelli e striscioni che dicono basta. 
Al grido che arriva dal Messico si sono uniti molti messicani all’estero così come in diverse città a livello internazionali si sta chiedendo di fermare l’impunità generale.
Nei comizi ed interventi sono stati ricordati i terribili fatti di Iguala: gli studenti della Normal Rural de Ayotzinapa attaccati in un agguato lo scorso 26 settembre, il primo bilancio dei morti, le fosse comuni i desaparecidos, le responsabilità di polizia e potere locale.
Il nostro Messico querido , quello degno è sceso in piazza per rompere il silenzio, mentre si avvicina l’occasione di incontro promossa dall’EZLN e dal CNI con il Primo festival Mondiale delle Resistenze e Ribellioni contro il capitalismo per dicembre 2014 a cui parteciperemo come Associazione Ya Basta Padova.

Approfondimento inDesinformemonos

venerdì 3 ottobre 2014

Ancona - Il nostro #3ottobre Stop accordo di riammissione Italia Grecia

Ad un anno dalla strage di Lampedusa iniziativa dell’Ambasciata dei Diritti al consolato greco

Il 3 ottobre ricorre l’anniversario della strage in mare a Lampedusa, quando 368 donne, uomini e bambini persero la vita. Ma quella tragedia non ha insegnato nulla all’Unione europea, che continua ad ignorare quello che accade e anzi continua ad erigere muri sempre più alti. Ce lo dicono tutti i naufragi che si sono susseguiti in questi mesi: al 3 ottobre è seguito l’11 ottobre dello stesso anno, e poi, nel 2014, il 19 febbraio, il 12 maggio, il 30 giugno, il 19 luglio, il 2 e il 28 agosto, tutte date in cui si sono contati i morti in mare; fino agli 800 morti nelle acque libiche e maltesi nella sola seconda settimana di settembre.
Abbiamo voluto vivere il 3 ottobre nei nostri territori, perché anche ad Ancona chi scappa dai paesi di guerra rischia la vita durante i viaggi dentro i tir imbarcati nei traghetti che viaggiano dalla Grecia all’Italia e arrivano nei porti dell’Adriatico.
Siamo entrati al consolato greco al porto di Ancona per incontrare il console onorario che ha inviato all’Ambasciata greca a Roma la nostra richiesta di sospendere l’accordo italia-grecia sulle riammissioni dei richiedenti asilo in Grecia.

venerdì 12 settembre 2014

Ya Basta!, spedite le raccolte di farmaci per Gaza


Venerdi 12 settembre è stato chiuso il presidio di Jesi, presso la sede dell'Associazione Ya Basta! Marche, per la "raccolta farmaci Gaza" gestito da Campagna Palestina Solidarietà - Marche.
Lunedi 15 settembre è partita verso Genova la seconda spedizione. La Campagna Palestina Solidarietà e l'Associazione Ya Basta! ringraziano tutti della collaborazione e solidarietà, sopratutto a Music for Peace Creativi della Notte Onlus, per l'impegno profuso alla organizzazione dei convogli verso Gaza. https://www.facebook.com/pages/MUSIC-FOR-PEACE-CREATIVI-DELLA- NOTTE/250125084193?fref=nf

Grazie a tutti coloro che in queste settimane si sono avvicinati alla sede di via Gallodoro per consegnare i farmaci, per dare una mano coprendo i turni per la raccolta e per la collaborazione nello smistamento e impacchettamento medicinali.

lunedì 18 agosto 2014

La CAMPAGNA PALESTINA SOLIDARIETA' (presidio Jesi) PRESSO LA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE YA BASTA! MARCHE VIA GALLODORO 68/ter (di fronte all'INPS) ORGANZZA LA RACCOLTA MEDICINALE DA INVIARE A GAZA #Gaza



Le priorità sono gli antibiotici a largo spettro, come amoxicillina, acido tranexamico, antinfiammatori, antidolorifici, ma anche garze, siringhe, bende e cerotti.
SCADENZA A PARTIRE DA OTTOBRE 2015
CONFEZIONI INTEGRE

ORARI RACCOLTA:
dal Lunedì al Venerdì dalle 18.30 alle 19.30
Per informazioni aggiuntive e appuntamenti in orario differente chiamare al 3311159432

martedì 15 luglio 2014

FERMARE LE BOMBE SU GAZA LEVIAMO LE NOSTRE VOCI CONTRO IL CRIMINE DEL SILENZIO!! DENUNCIAMO LE COMPLICITA’ ITALIANE CON L’ECONOMIA DI GUERRA ISRAELIANA!! MARTEDì 15 LUGLIO ALLE 17.00 PRESIDIO DAVANTI LA SEDE RAI DI ANCONA (Scalo Vittorio Emanuele, 1)


Settimane fa, Israele ha preso a pretesto la scomparsa e l’uccisione di tre giovani coloni israeliani a Hebron per punire Hamas e rompere il nuovo governo di unità palestinese.
Per giorni le forze armate israeliane hanno imperversato in tutta la Cisgiordania occupata con rastrellamenti, arresti indiscriminati e uccisioni di civili in una campagna di punizione collettiva ingannevolmente presentata al mondo come una missione di salvataggio.
Ora Israele ha lanciato una vasta azione di bombardamento sulla Striscia di Gaza, che dal 2006 è strangolata da un embargo criminale. Quella che è stata presentata come un’operazione militare volta a colpire obiettivi terroristici si è prontamente rivelata, secondo un copione già visto, nel massacro generalizzato di civili palestinesi e nella distruzione sistematica delle infrastrutture civili della Striscia di Gaza.

venerdì 27 giugno 2014

Argentina: "Una proposta autonoma di salute" Solano-YaBasta

Intervista alle attiviste del Centro di Salute Comunitaria La Enramada, quartiere La Sarita (Quilmes Buenos Aires)
(Associazione Civile CO’EJHU e ex MTD di Solano)

L’Ass. Ya Basta! è stata promotrice in Italia del progetto del “Centro di Salute Autogestito” del ex MTD Solano (periferia di Buenos Aires), che consiste nella costituzione di una struttura popolare, un progetto che fa tesoro della concezione di autogestione ed autonomia che si costruisce dentro le forme di auto-organizzazione della società civile. Un impiego propositivo del proprio tempo per una crescente integrazione fra lotta e vita quotidiana.


Il lavoro del centro di salute

YaBasta: Come funziona il Centro di Salute ?

Centro di Salute: In questo periodo il Centro di Salute è aperto tre volte la settimana, martedì, giovedì e venerdì. Il giovedì e il venerdì sono dedicati alla formazione interna e all’interazione con l’esterno. La struttura è comunque aperta tutti i giorni per le altre attività al di fuori della salute, tra le quali diverse cooperative e il laboratorio di pelletteria. Dall’anno scorso, su richiesta dell'Assessorato all'Istruzione della Regione, il centro è anche sede di una scuola elementare per adulti, con due insegnanti del quartiere. Abbiamo aderito a questo progetto sia perché ci sono persone del quartiere a frequentare la scuola sia perché permette un'articolazione con le istituzioni.

lunedì 12 maggio 2014

Il dolore e la rabbia - Comunicato dell'Ezln



8 maggio 2014
Ai compagni e compagne della Sexta:
Compas:
In realtà il comunicato era pronto. Succinto, preciso, chiaro, come devono essere i comunicati.
Ma… mm… poi.
Ora comincia la riunione con le compagne e compagni basi di appoggio della Realidad.
Li ascoltiamo.
Conosciamo il tono ed il sentimento della loro voce: il dolore e la rabbia.
E mi rendo conto che un comunicato non riflette tutto questo.
O non in tutta la sua dimensione.
Certo, forse neppure una lettera, ma almeno con queste parole posso fare un pallido tentativo.
Perché…
Furono il dolore e la rabbia che ci spinsero a sfidare tutto e tutti 20 anni fa.
E sono il dolore e la rabbia che ora ci fanno indossare di nuovo gli stivali, mettere l’uniforme, infilare la pistola e coprirci il volto.
E rimettermi il vecchio e logoro berretto con le 3 stelle rosse a cinque punte.
Sono il dolore e la rabbia che hanno portato i nostri passi fino alla Realidad.

mercoledì 7 maggio 2014

Anche Sca Tnt, polisportiva Ackapawa e YaBasta in aiuto a Senigallia


Anche lo Spazio Comune Autogestito TNT, come altre associazioni jesine, si stanno attivando da giorni per portare aiuti agli alluvionati di Senigallia organizzando gruppi di spalatori, pulizie e di sostegno.

Sono i ragazzi del TNT e dell'Associazione YA BASTA, insieme ai tesserati della Polisportiva ACKAPAWA, che in questi giorni fanno la spola verso la città adriatica insieme ai tanti jesini che hanno voluto portare il proprio aiuto.

Fabrizio Fulginei, presidente dell'Ackapawa, racconta alla redazione la giornata di mercoledì 7 maggio a Senigallia. "Noi del centro sociale Tnt e di altre associazioni, come anche della polisportiva Ackapawa siamo andati a fare un sopralluogo, per capire tramite il coordinamento ed i presidi sul territorio come poter dare una mano. Siamo stati quindi indirizzati in alcune vie del centro per le operazioni di sgombero e pulizia. E' stato bello vedere che, dopo l'annuncio dato in maniera informale su facebook, alcuni volontari si sono aggregati spontaneamente al nostro gruppo partendo con noi da Jesi. Anche oggi (giovedì 8, n.d.r.) una nostra squadra è impegnata per sgomberare dall’acqua e dal fango le case”.

giovedì 24 aprile 2014

Istanbul - Terza giornata in Turchia, la carovana continua. Report della terza giornata di carovana in Turchia



È la mattina della terza giornata a Istanbul, la vivacità di questa città si respira nell'aria.
A pochi giorni dalla grande manifestazione del Primo Maggio aumenta l'attesa e la speranza degli attivisti locali per una buona riuscita di quella che sembra sarà una giornata di forte tensione ma anche di richiesta di libertà. Gli incontri odierni ci hanno dato infatti la possibilità di ampliare il quadro complessivo di una realtà sfaccettata e multiforme come quella turca.
In mattinata incontriamo Huluzi Zaibel di IHD (Associazione per i Diritti Umani), prima associazione ad essere stata fondata dopo il colpo di stato del 1980 con cui sono state messe al bando le organizzazioni civili. IHD nasce infatti nel 1986 proprio per sostenere e difendere gli oppositori politici: da allora si occupa di diritti e tutela delle delle minoranze (religiose e nazionali includendo progressivamente migranti e rifugiati), di discriminazione di genere e di libertà civili.
L'associazione ha avuto un ruolo attivo durante le giornate di Gezi, tenendo le porte aperte ai manifestanti e assistendoli durante gli scontri e i raid della polizia, denunciando e documentando le violenze delle forze dell'ordine.
Anche durante la manifestazione del prossimo primo maggio i volontari di IHD saranno presenti nelle strade con la casacca dell'associazione per dare visibilità alla loro azione di difesa del diritto di manifestare, anche tramite riprese video. Un diritto inesistente, conferma Zaibel, dal momento che il partito dell'AKP non tollera alcuna critica né espressione di dissenso alle proprie politiche, attaccando anche gli operatori per i diritti umani accusati di essere eversivi.
Ma non è solo con la repressione e la paura che l'AKP afferma il suo dominio: Zaibel ci spiega che sono particolarmente allarmanti anche i continui  provvedimenti normativi che mirano a condizionare pensiero e stili di vita attraverso i programmi scolastici o l'imposizione di norme di comportamento (forti inviti per le donne a non fumare, a non bere alcool, ad avere famiglie numerose, a non indossare abiti scollati). È proprio questo che spiega perché sono state le donne e i giovani a ribellarsi e a partecipare maggiormente alle mobilitazioni passate.

Sulle rotte dell'euromediterraneo - Iniziano le carovane in Tunisia, Turchia e Libano.


Con la presenza al Forum Sociale Magrebino sulle Migrazioni a Monastir, che si svolge dal 18 al 20  aprile, iniziano le tre delegazioni in Tunisia, Turchia e Libano organizzate da Un Ponte per .. e la Coalizione Ya Basta Marche, NordEst, Emilia romagna e Perugia all'interno dell'iniziativa "Sulle rotte dell'Euromediterraneo".
In contemporanea le delegazioni andranno in alcuni dei "luoghi simbolo" del dramma che si consuma sui confini mobili dell'Europa, dando vita ad una azione partecipata e coordinata per intessere relazioni, conoscenze ed una narrazione comune, contribuendo alla costruzione di un euromediterraneo di diritti e libertà.
L'iniziativa parte dalla condivisione della Carta di Lampedusa per affermare che la vita e i diritti essenziali di ogni essere umano vengono prima delle normative formali.
Denso il programma delle tre carovane che incontreranno movimenti e realtà sociali, raccoglieranno materiale informativo e documenteranno la realtà dei tre paesi.

lunedì 17 febbraio 2014

"Olio di Argan" la novità che trovi nelle sedi di YaBasta!






 Dopo il Caffè Rebelde Zapatista, l'olio e la saponetta Kifah palestinese, lo zucchero Sem Terra del Brazil.... adesso, potete trovare l'Olio di Argan biologico puro 100% ....... a Jesi  la sede di Ya Basta! Marche è aperta ogni mercoledi dalle 17 alle 20.... o per appuntamenti..

Argane arriva in Italia grazie alla collaborazione tra Cooperativa Idee inMovimento, associazione Ya Basta e GIE TizArgane

Dignità, eco-sostenibilità, biodiversità, auto-determinazione, reddito.

A R G A N E
OLIO DI ARGAN BIOLOGICOPURO 100%

TizArgane, dallatradizione all'auto-organizzazione

Da secoli le donne dei piccoli insediamenti rurali nella regione di Sousse, nel sud ovest del Marocco, raccolgono e lavorano artigianalmente le mandorle di Argan, estraendone un olio purissimo e completamente naturale. Trasmettendo i saperi della lavorazione e della produzione di generazione in generazione, oggi si sono organizzate in piccole cooperative, interamente femminili.
Ammortizzano così i costi della lavorazione semi-meccanica che consente condizioni di lavoro meno faticose, si coalizzano per mantenere un prezzo del prodotto stabile e rispettoso del loro lavoro, promuovono la diffusione e la vendita dell'olio di Argan.
TizArganeè un consorzio che riunisce cinque cooperative della provincia di Tiznit, a circa 100 km da Agadir. Fondato nel 2007, TizArgane è unprogetto sociale e ambientale, per la salvaguardia degli alberi di Argan e la promozione sociale delle donne delle cooperative, garantendo loro una retribuzione costante e giusta e sostenendo la commercializzazione dei prodotti derivati dall'albero di Argan.

Sulle rotte dell' Euromediterraneo

Sulle rotte dell'Euromediterraneo


Carovane alle frontiere, per i diritti e la dignità

Prima tappa Libano, Turchia e Tunisia 

In tante e tanti stiamo sottoscrivendo la Carta di Lampedusa per affermare che la vita e i diritti essenziali di ogni essere umano vengono prima delle normative formali.
Il dramma che vivono migliaia di donne e uomini costretti ad abbandonare le loro case, per sfuggire a conflitti e tensioni, passa attraverso il mare che lambisce le nostre coste, attraverso le frontiere intorno all'Europa.
Chi sono queste persone ? Che storie raccontano i vissuti personali e collettivi di chi affronta i viaggi della speranza? Quali muri devono oltrepassare? In quali campi profughi sopravvivono, prima di partire? Quali ricatti e speculazioni strangolano le loro vite?
Vogliamo costruire un'azione comune perché tragedie come quelle del 3 ottobre 2013 e le tante nel Mediterraneo e alle frontiere non si ripetano più.
Vogliamo costruire una percorso collettivo che guardi all'altra parte del Mediterraneo, alle frontiere sempre più allargate e mobili, che si costruiscono intorno alla Fortezza Europa.
Per questo proponiamo di andare in forma collettiva in alcuni dei "luoghi simbolo" del dramma che si consuma sui confini, dando vita ad una azione partecipata e coordinata per intessere relazioni, conoscenze ed una narrazione comune, contribuendo alla costruzione di un euromediterraneo di diritti e libertà.
Le prime tre delegazioni che proponiamo si svolgeranno in Turchia, Tunisia e Libano.
In Turchia per conoscere le realtà dei movimenti sociali che lottano per la libertà ed i diritti e per arrivare fino al confine con la Siria, dove si stanno erigendo nuovi muri come a Nusyabin.
In Tunisia per rafforzare la relazione con le associazioni che lottano per la verità sulle morti nel Mediterraneo di chi cerca di attraversarlo, con le realtà sociali del sud del paese impegnate nella conquista di spazi di libertà, con chi vive il confine con la Libia.
In Libano
per conoscere i campi profughi dove risiedono da più di 60 anni i rifugiati palestinesi e i profughi siro-palestinesi fuggiti dalla guerra in Siria negli ultimi due anni.

martedì 11 febbraio 2014

Manifestazione: Casa, Reddito, Dignità non si sgomberano - Ancona 15 febbraio, piazza Ugo Bassi ore 17.00

da Jesi partenza in treno, appuntamento alla stazione alle 15.45!

Ad Ancona c’è un’emergenza casa. Sono ormai centinaia le persone a cui viene negato questo elementare diritto: dai tanti costretti a ripararsi in edifici abbandonati, alla stazione, al porto, a coloro sotto sfratto, ai tanti in graduatoria che da anni aspettano l’assegnazione di una casa popolare. Da alcuni mesi un gruppo di associazioni e soggetti politici ha deciso di impegnarsi su questo fronte. Sono state fatte assemblee, impediti sfratti. Al Comune a più riprese è stato segnalato quanto il problema stesse diventando pesante. Ma non sono arrivate risposte adeguate alla situazione. Ecco perché il 22 dicembre scorso circa sessanta persone ha occupato una scuola chiusa da tre anni, in totale stato di abbandono e degrado. Tra loro migranti in possesso della carta di soggiorno, rifugiati e richiedenti asilo, autoctoni che hanno visto fallire le proprie attività imprenditoriali, o lavorative in generale, si sono ripresi il diritto negato di un tetto sulla testa. Questo percorso ha ricevuto e sta continuando a ricevere tantissima solidarietà e appoggio da una parte considerevole della città. Il governo della città ha però scelto la forza militare per chiudere non solo gli spazi sociali ma anche quelli istituzionali, con tanto di schieramento dei reparti antisommossa all'ingresso del palazzo municipale definito dal Sindaco “casa mia”, lo scorso 7 febbraio in occasione del presidio dopo lo sgombero avvenuto il giorno prima all'alba con un blitz a sorpresa.