mercoledì 20 gennaio 2010

Carovana in Argentina - Presenz/attiva gennaio 2010 - Guandacol contra la minerìa


15 / 1 / 2010
Dal paese di Chilechito, una delegazione dell’assemblea cittadina El Famatina no se toca ha accompagnato la carovana fino al paese di Guandacol, sempre nella provincia nord occidentale di La Rioja, a 180 km e 4 ore di colectivo da Chilechito.
Qui un gruppo di attivisti locali cerca di promuovere l’assemblea per lottare contro la presenza di una miniera d'oro e uranio che e’ stata aperta in un’altra regione ma a soli 15 km da Guandacol, su cui ricadono le polveri delle esplosioni attuate per i sondaggi e le estrazioni.
A Guandacol ci accoglie Ricardo, un compagno ex-professore molto attento alla sostenibilita' della sua terra, che insieme a Ivana, un’insegnante di storia, e ad alcuni giovani ha organizzato un incontro per sensibilizzare i suoi concittadini (Guandacol e’ un piccolo centro rurale di 4mila abitanti) rispetto ai danni della minería.
La sera del nostro arrivo nella piazza del paese ci si e’ riuniti proprio per avviare le attivita’ della nascente assemblea locale autoconvocata. Oltre alla carovana di Ya Basta e alle delegazioni di Chilecito e Famatina, erano presenti tre esponenti delle Asembleas Riojanas, di cui Cecilia e’ l’energica portavoce: si tratta del coordinamento delle assemblee cittadine in lotta contro le diverse miniere della regione, che deturpano il territorio e distruggono il tessuto culturale, di tradizione rurale.
In piazza, prima della proiezione di un intertessante documentario didattico sulle conseguenze delle attivita' estrattive nel territorio argentino, ci sono stati numerosi interventi, sia degli ospiti che dei cittadini di Guandacol, molto partecipi. Il risultato di tale discussione ha portato alla formazione di un presidio permanente nella piazza e all’avvio di una serie di azioni dimostrative che l’assemblea potra’ autónomamente sviluppare: volantinaggi, sensibilizzazione porta a porta sugli effetti delle estrazioni, possibili azioni di disobbedienza civile come il blocco del passaggio dei camion che vanno alla miniera: queste azioni hanno permesso ad esempio alla popolazione di Famatina di bloccarne i lavori per la realizzazione.
Da segnalare la partecipazione attiva e importante delle mujeres: sia a Guandacol che a Chilecito ci ha molto colpito come le portavoce siano delle determinate ragazze e signore, che non esitano a esporsi in prima persona e con i propri corpi per lottare per i diritti della loro gente.
Monica di Ya Basta ha raccontato all’assemblea l’esperienza del Presidio permanente No dal Molin di Vicenza, proponendo di partire proprio dalla presenza continua in piazza a scopo informativo per poi giungere a coinvolgere la popolazione in prospettiva di eventuali azioni .
Cosi la mattina ci siamo ritrovati nella piazza di Guandacol per iniziare assieme il presidio, la raccolta firme contro la miniera, il dialogo con le persone che si fermavano a discutere e abbiamo partecipato alle trasmissioni delle due radio locali, principale mezzo di comunicazione per gli abitanti del territorio.
L'incontro con gli attivisti di La Rioja e di Chilecito, oltre all'accoglienza di Ricardo e degli altri guandacolini, ci ha arricchito e colpito positivamente per l'entusiasmo, la forza e la vicinanza con le nostre pratiche e obiettivi comuni nella lotta per autodeterminare il proprio mondo, il proprio futuro.
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lunedì 18 gennaio 2010

Giornata della proiezione globale del documentario "To Shoot An Elephant"

PERCHE' IL GRIDO DI GAZA NON RIMANGA INASCOLTATO!
Giornata della proiezione globale del documentario "To Shoot An Elephant"
Il 18 gennaio 2010Giornata della proiezione globale del documentario“To Shoot An Elephant”


Jesi alle ore 17.30 verrà proiettato alla Sala Consigliare del Comune,
organizzato dalle associazioni della Consulta per la Pace in collaborazione con la Campagna Palestina Solidarietà Marche e csa TnT
Pesaro alle ore 21.00 verrà proiettato al Videodrome via Passeri 33
Campagna Palestina Solidarietà Marche
Impressionanti, immagini dagli unici stranieri che hanno deciso e sono riusciti arimanere nella striscia di Gaza, all'interno delle ambulanze, con i civili palestinesi.
Il team che ha prodotto questa incredibile testimonianza invita tutti a proiettare il documentario il 18 gennaio 2010 nel primo anniversario della fine dei bombardamenti da parte di Israele della Striscia di Gaza, un attacco che ha avuto inizio il 27 dicembre 2008, ed è durato fino al 18 gennaio 2009, e in cui 1.412 palestinesi hanno perso la vita.
Il documentario “To Shoot An Elephant” (TSAE) è testimone oculare dall'interno della Striscia di Gaza di quanto è avvenuto in quei giorni. Questo racconto diretto e privilegiato diventa uno strumento con cui possiamo affrontare la situazione su ciò che realmente è successo lì e il silenzio della comunità internazionale.
La proposta di questa proiezione globale è un evento politico che commemorail bombardamento dell'anno scorso, ma è anche un invito ad usare ilmateriale audiovisivo quale strumento per la condivisione delle informazioni.