domenica 18 ottobre 2009

BDS - Campagna Internazionale per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni nei confronti di Israele

Le principali campagne internazionali di boicottaggio

Ahava
Ahava è saldamente radicata negli insediamenti di Mitzpe Shalem Kaliya e nella Cisgiordania occupata ma i suoi prodotti per la cura della pelle sono importati nell UE come provenienti da "II Mar Morto, Israele'"
Agrexco
Agrexco è la principale società di esportazione di prodotti agricoli israeliani e commercializza il 70% di tutta la frutta e verdura prodotta dalle colonie israeliane nei Tenitori Occupati.
Pompelmi, avocado, melograni, mango, datteri e altri prodotti con il mar­chio Carmel sono venduti in tutti i principali supermercati italiani.
Veolia
Veolia Environnement è una multinazionale francese e fa parte del consor­zio CityPass, che si occupa di costruire un sistema di ferrovia leggera tra Gerusalemme ovest e vari insediamenti ebraici illegali come Pisgat Ze'ev, French Hill, Neve Ya'akov Gilo e Gerusalemme est occupata. Una volta costruito, il sistema ferroviario permetterà ad Israele di legare in maniera sempre più definitiva Gerusalemme est e gli insediamenti illegali allo Stato d'Israele.
Lev Leviev
Lev Leviev e' l'uomo d'affari più ricco di Israele e tra i primi 250 al mondo.

Lev Leviev è direttamente coinvolto nella costruzione di colonie nella Cisgiordania.
LINK UTILI

"Restare neutrali davanti alle Ingiustizie significa
Aver scelto distare con l'oppressore "
Desmond Tutù, Arcivescovo Sudafricano
"l'apartheid e'un crimine contro l'umanità.
"Israele ha privato milioni di palestinesi della loro proprietà e della loro libertà"
Nelson Mandela
(dalla lettera aperta a ThomasFrtedman)


Per anni l'occupazione della Palestina e l'apartheid in Sudafrica hanno cata­lizzato l'attenzione della comunità internazionale. Giunta a termine nel 1994 l'apartheid sudafricana, la Palestina è rimasta l'unico paese al mondo sotto il giogo di un regime filo-occidentale. Ci sono molti regimi al mondo che non rispettano i diritti umani, ma non c'è nessun altro regime filo-occidentale a negare l'autodeterminazione e i diritti umani di un popolo e da così lungo tempo.
Durante l'ultimo attacco da parte d'Israele alla Striscia di Gaza si sono con­tati oltre 1400 morti e migliaia di feriti.
I Palestinesi di Gaza si sono trovati soli a fronteggiare una delle maggiori potenze militari, soli contro uno stato con testate nucleari, migliaia di soldati, armi non convenzionali . Lasciati soli a fronteggiare tutto questo con il bene­placito della comunità internazionale.
Nel marzo 2008, in soli 4 giorni, sono stati uccisi 164 civili tra cui 62 bam­bini e anche allora non c'è stata nessuna reazione. Anzi qualche mese dopo si è stretta una nuova intesa Israele-Europea atta a garantire nuovi rapporti commerciali privilegiati. Accordi che hanno dato nuovo impulso al succes­sivo attacco.
Per questo la campagna BDS si basa principalmente sulla mobilitazione dal basso e lavora, tra le altre cose, per spingere all'azione le istituzioni ufficiali. Ed è per l'analogia col sistema sudafricano d'apartheid che la società civile palestinese altrettanto analogamente, e guardando ai risultati ottenuti in Su­dafrica, ha lanciato il suo appello per il boicottaggio d'Israele.
La campagna internazionale per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le San­zioni (BDS) nei confronti dello Stato di Israele nasce formalmente il 9 luglio 2005, ad un anno dalla sentenza della Corte di Giustizia Intemazionale che ave­va dichiarato l'illegalità del Muro dell'Apartheid e, più in generale, l'occupazio­ne dei tenitori palestinesi. In realtà, di appelli al boicottaggio dell'economia di guerra israeliana ne erano già stati lanciati molti, anche da parte di organizza­zioni ebraiche democrafiche, ma quello del luglio 2005 è arrivato a costituire il punto di riferimento di tutti quelli che, nel mondo, si battono per una pace giusta in Medio Oriente.
Successivamente sono diventate oltre 170 le organizzazioni palestinesi, movi­menti, partiti e sindacati che si sono riuniti per lanciare il 9 luglio 2005 l'appello unitario del BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) della società civile Palestinese, fornendo una nuova risposta per contestare Israele e le sue moltepli­ci forme di oppressione coloniale e razzista nei confronti dei Palestinesi. Da quando è stato diramato, l'invito è risuonato in tutto il movimento di soli­darietà. Iniziative BDS si stanno gradualmente e costantemente diffondendo in tutto il mondo e quella del BDS è diventata una tattica fondamentale per la soli­darietà con il popolo Palestinese.
Secondo l'appello, Israele deve essere isolata "affinchè rispetti l'obbligo di riconoscere il diritto inalienabile del popolo palestinese all'autodeterminazione e alla piena adesione ai precetti del diritto intemazionale :
1. Cessando l'occupazione e colonizzazione di tutte le terre arabe e sman­tellando il Muro;
2. Riconoscendo i diritti fondamentali dei cittadini arabo-palestinesi di Israele alla piena uguaglianza,
3. Rispettando, proteggendo e promuovendo i diritti dei rifugiati palestine­si a ritornare alle loro case e proprietà, come previsto nella risoluzione 194 dell'ONU.
"L'unica via è quella della solidarietà tra popoli: guardiamo al risultato del Sudafrlca.
Ora ci si aspetta solo un responso da tutti voi, questo appello non può essere Ignorato ".
Dott.Halder Eld (Boycott National Committe -Gaza)
In occasione del Meeting Nazionale BDS - Pisa 3,4 Ottobre 2009