venerdì 4 febbraio 2005

04/02/2005 | L'esperienza dell'istruzione autonoma nelle comunità zapatiste in Chiapas


JESI - Federica Zambelli dell'associazione Ya Basta! presenta il libro "C'era una volta una notte..." (edizioni Yema), una raccolta di storie e leggende apprese dalla viva voce dei giovani alunni della scuola autonoma ribelle zapatista in Chiapas. Il libro, nato dalla collaborazione tra l'associazione Ya Basta! e il Laboratorio Aq16 di Reggio Emilia, è stato realizzato in due versioni: una in sola lingua italiana e l'altra in lingua spagnola con testo tsotsil (antica lingua maya parlata nell'area di raccolta dei testi, per ora povera di documentazione scritta). Quest'ultima versione è stata adottata come libro di testo dalle scuole ribelli. Sabato 12 Febbraio, in collaborazione con la Ludoteca Comunale, la Consulta per la Pace e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi alle ore 16.30 presso il Teatro Studio San Floriano, l’Associazione "Ya Basta! Marche" presenterà il libro "C'era una volta una notte…" , con la presenza dei Federica Zambelli e Daniele Codeluppi di Ya Basta! Reggio Emilia. L'iniziativa si rivolge principalmente a bambini, genitori, educatori, insegnanti. Nell'occasione avrà luogo la " presentazione-spettacolino", una sorta di gioco teatrale che racconta la storia di come è nato questo libro; si parlerà anche del libro "La palla di Nausicàa": il gioco e l'incontro delle culture, di Marina Santinelli , edito dal Comune di Jesi e Ludoteca Comunale "la Girandola". Gli attivisti di "Ya Basta!" Reggio Emilia hanno anche presentato il libro nelle comunità zapatiste nel mese di gennaio 2005. Per sostenere il progetto del libro realizzato in collaborazione con i ragazzi della scuola d’Oventic, "Ya Basta!" Marche invita tutti a diffondere l'esperienza di questo progetto a sostegno delle comunità indigene zapatiste e del Sistema Educativo Ribelle Autonomo Zapatista. Il laboratorio nelle scuole d'Oventic Durante l'attività che si è svolta nell’aprile dell’anno 2002, è stato realizzato un laboratorio di "Racconta Storie", attraverso il quale si è concretizzato un interessante scambio culturale. In questo periodo i ragazzi della scuola secondaria di Oventic (ESRAZ) hanno scritto dei racconti, (leggende maya, racconti popolari e della lotta zapatista vista e vissuta dagli alunni e dalle loro comunitá) nella loro lingua madre, lo tsotsil, (una delle lingue maya che ancora sopravvivono), tradizionalmente orale. La fase dello sviluppo della scrittura tsotsil è tuttora in atto e di fatto, all´interno della Scuola Secondaria Rebelde Autonoma Zapatista, si sta portando avanti un processo di sviluppo della scrittura tsotsil che ne permetta una espressione e forma piú precisa. Nell'operazione di traduzione (dalla lingua madre tsotsil, dallo spagnolo all'italiano ) si è cercato di mantenere il più possibile lo spirito originario del racconto orale, che esalta il valore documentario di questa raccolta. Oggi, l'associazione Ya Basta! e il Laboratorio Aq16 vogliono diffondere questa esperienza che è stata tradotta in un libro , per essere, da un lato, promotori di uno scambio culturale, capace di sviluppare, nei nostri paesi, atteggiamenti di tolleranza e di conoscenza delle culture indigene; dall’altro, permettere, attraverso la vendita del libro, di ottenere dei proventi da destinare all´appoggio del Sistema di Educazione Ribelle Autonomo Zapatista di Liberazione Nazionale della zona Altos. Durante la loro permanenza nella scuola secondaria di Oventic, gli attivisti del lab.AQ16 e di Ya Basta! hanno potuto percepire in loco l’importanza del valore della cultura indigena di fronte al pericolo derivante dalla sopraffazione della lingua spagnola (castiglianizzazione). A tale scopo, a seguito del laboratorio di Racconta Storie, si è deciso, in accordo con responsabili, insegnanti e alunni della scuola, di intraprendere un percorso, forse difficile, ma necessario per preservare la memoria indigena locale: tentare di trascrivere in lingua tsotsil i racconti che fino a quel momento erano stati tramandati solo oralmente. E’ stato un lavoro molto impegnativo, ma allo stesso tempo estremamente gratificante dal momento che gli alunni tsotsil hanno potuto vedere scritti i loro racconti e sentirsi orgogliosi della propria cultura. Il libro è diviso in capitoli (leggende, racconti popolari, lotta zapatista vista e vissuta dagli alunni e dalle loro comunità: in lingua tsotsil, spagnola e italiana) in quanto vogliono focalizzare i diversi aspetti della cultura indigena e della lotta zapatista vista e vissuta nella quotidianità dagli alunni della ESRAZ. Le voci dal basso chiedono il riconoscimento delle proprie terre, della propria dignità e cultura. Sono le voci di un popolo minacciato che tenta di preservarsi e di resistere alla globalizzazione neoliberista che è la continuazione e l’attualizzazione del genocidio che le popolazioni originarie dell’America Latina subiscono ormai da più di cinquecento anni. Nel libro si trovano anche i disegni fatti dagli stessi alunni, una introduzione scritta dai promotori (maestri) della scuola, nella quale si trovano spiegati i principi dell’educazione autonoma. Verranno regalate copie del libro al "sistema educativo autonomo" nella versione tsotsil e spagnolo che saranno distribuite nelle scuole zapatiste per utilizzarlo come materiale didattico. Approfondimenti sul Sistema Educativo Ribelle Autonomo Zapatista Leggi l'articolo di Herman Bellinghausen, "La Jornada" Messico