martedì 30 settembre 2008

BOLIVIA secondo Oscar Olivera

"Ciò che non è riuscito a fare la destra , lo fa Evo"
Oscar Olivera è stato uno dei principali referenti delle lotte boliviane degli ultimi anni , ha sostenuto la candidatura di Evo Morales, però considera che la situazione attuale dei movimenti sociali è una delle più difficili che ha visto " perché il governo ha escluso, ignorato e anche disprezzato coloro che vogliono avere una voce autonoma". La sua analisi sulla polarizzazione che sconta il governo con la destra, e i segnali degli embrioni che cominciano a notarsi nella società.

Qui un approfondimento ( in spagnolo):
Nota completa LaVaca http://lavaca.org/seccion/actualidad/1/1746.shtml

lunedì 29 settembre 2008

Zanon: sfratto o esproprio ai padroni?











Zanon: la definizione degli accordi

Il 20 ottobre scade il termine alla Cooperativa FaSinPat (Fabbrica Senza Padrone) per amministrare l'impianto di lavorazione della ceramica di Neuquén.
Gli operai richiedono e pretendono l’ esproprio ai proprietari ( che il governo di Neuquen sta valutando), per la continuità della gestione iniziata 7 anni fa, che ha generato 220 nuovi posti di lavoro e sviluppato inedite forme di solidarietà, resistenza e creatività all’interno e all’esterno della fabbrica.



Qui un approfondimento ( in spagnolo):
La revoluzanón permanente..
Nota completa LaVaca

Café Rebelde Zapatista



Café Rebelde Zapatista
miscela di caffè organico, 100% arabica, non modificato geneticamente - Mexico, CHIAPAS - zona LOS ALTOS
Gusta l’aroma rebelde per appoggiare le piccole cooperative zapatiste
Il Progetto Café Rebelde si propone di distribuire il caffè organico prodotto dai contadini del Chiapas, organizzati nelle Cooperative zapatiste.Gustando questo caffè sostieni il cammino e la lotta zapatista.
Questo caffè ha il colore della terra, una terra ricca ed incontaminata, coltivata da milleni con metodi naturali dagli indios Maya.
Una terra che i latifondisti e le multinazionali, con l’appoggio del governo, vogliono sfruttare imponendo prezzi ingiusti.
Una terra insorta dove l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale si batte per la dignità. Una terra dove molti piccoli produttori si sono uniti per difendersi ed organizzati in cooperative per raccogliere il Cafè Rebelde Zapatista e distribuirlo a un prezzo giusto a gruppi solidali.
Anche un solo pacchetto di café rebelde è un aiuto importante, ma...
La formula che proponiamo è l’acquisto della Caffettiera Zapatista.
Una Caffettiera Zapatista 40 pacchetti da 250 grammi di caffè e costa 110.00 euro.
Un singolo pacchetto da 250 grammi costa 3,00 euro
La puoi trovare presso:
Associazione Ya Basta! Marche, via Colocci 11 - Jesi

Referente Cafè Rebelde: 3490768750 - yabastamarche@libero.it

… creiamo gruppi di acquisto, facciamo girare la voce, coinvolgiamo amici, parenti, conoscenti ….
Un po’ di racconto ...
Il caffè è, dopo il petrolio, il secondo prodotto sul mercato mondiale delle esportazioni, il volume del suo mercato è di circa 10 miliardi di dollari.Nella sua coltivazione, lavorazione e vendita sono occupati circa 25 milioni di persone nel sud del mondo. Queste basano la loro sopravvivenza su questa attività, dipendendo quotidianamente dall’andamento del prezzo determinato dalla Borsa di New York.
Il Messico produce uno dei migliori caffè del mondo, coltivato soprattutto nelle montagne. Il caffè è il primo prodotto che esporta, ne è infatti il quarto produttore mondiale ed il primo produttore mondiale di caffè biologico. In Messico più di tre milioni di persone vivono grazie alla sua coltivazione ed esportazione. Il 91,7% sono piccoli produttori con meno di 5 ettari di terreno e più del 60% sono indigeni.
Gli altri stanno su un piccolo numero di grandi latifondi di enorme estensione, frutto dell’occupazione delle terre delle comunità indigene, permessa e sostenuta del governo. Intere famiglie che basavano la propria precaria sussistenza su un piccolo appezzamento di terra sono così divenute braccianti costretti a lavorare in condizioni disumane al servizio del nuovo padrone il finquero.
Nei latifondi delle ricche famiglie dell’oligarchia nazionale e degli imprenditori stranieri si conta sugli alti rendimenti derivanti dalle tecnologie moderne e dal lavoro di un’ingente quantità di manodopera sottopagata. I piccoli produttori invece producono senza adeguate conoscenze tecniche e strumenti, e senza il necessario supporto creditizio, e naturalmente non riescono con le proprie forze a lavorare e commercializzare il prodotto finito.
Le coltivazioni si trovano spesso in zone isolate e, dopo un trasporto rudimentale e molto faticoso, arrivati alla strada più vicina, vendono il prodotto ai coyotes. Questi sono i primi della intricata e meschina rete commerciale di intermediari che grazie a bilance false e a menzogne sul reale prezzo di mercato lascia ai produttori solo le briciole di questo grande business.Le macropolitiche economiche globali del mercato del caffè, basate su nuovi soggetti e sovrapproduzione hanno determinato in questo ultimo anno il minimo storico del prezzo della borsa di New York.
Ma la dipendenza dei paesi del sud del mondo da un solo prodotto e l’impossibilità di incidere sul suo prezzo hanno causato una completa sottomissione alle politiche e alle strategie dei ricchi paesi importatori e delle grandi istituzioni finanziarie (FMI, BM, WTO ecc.)Concretamente questo ha significato la disperazione per non riuscire a coprire neanche i costi di produzione e lo sradicamento della cultura e dei legami comunitari delle popolazioni indigene.
La proposta zapatista
Anche per cambiare questa situazione l’EZLN ha sviluppato il suo progetto sociale e politico: costruire dal basso una società in cui la popolazione maya possa godere di una reale autonomia, tutelare la propria lingua e cultura e autorganizzare attraverso forme di democrazia diretta il proprio accesso all’educazione, alla salute, alla terra e a una vita degna.Le cooperative di piccoli produttori come quella che ha raccolto il cafè rebelde zapatista sono una delle forme di questo progetto. Nelle cooperative si uniscono le forze per migliorare le proprie forme di organizzazione, per difendere un più sicuro accesso alla terra, e per migliorare le proprie condizioni di vita.Per queste ragioni abbiamo sviluppato questo nuovo progetto di lotta comune insieme alle comunità ribelli in resistenza e distribuiamo con le garanzie del commercio equo internazionale questi primi chicchi di caffè ribelle.
L’obiettivo del nostro progetto è la costruzione e il rafforzamento di una rete di singoli e gruppi che sostengano con continuità il lavoro dei compagni e delle compagne in Chiapas.

Chiapas - Ultimo comunicato dell' EZLN


martedì 16 settembre 2008, di Associazione Ya Basta Nordest

Chiapas - Ultimo comunicato dell’EZLN
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

COMMISSIONE SESTA DELL´EZLN MESSICO


11 settembre 2008
Alle compagne, compagni e compagnei aderenti alla Sesta Dichiarazione, all´Altra Campagna ed alla Zezta Internacional:
A chi si senta chiamata, chiamato e chiamatao in causa:
Compas:

Che cos´è questa cosa del " compagnei "? Qui pensiamo che in questo modo possiamo risolvere il problema della chiocciola, cioè del simbolo @ ed andare un po´ più avanti. Perché, come diceva il defunto Elías Contreras, risulta che... Bene, sto iniziando un poco confuso. Riprendiamo.

Compas:
Prima di tutto mandiamo i nostri saluti zapatisti. Scriviamo a tutte, tutti e tuttei per parlare un poco di quello che pensiamo (ovvero facciamo) come compagni di lotta quali siamo.
Non è un solo pensiero, ma diversi. In effetti sì, è un solo pensiero, ma ne contiene molti, ovvero è un pensiero complesso. Cioè, Cioè vivace. E parlandolo e scrivendolo e discutendolo con voi è come si va sistemando e definendo. Dunque per prima cosa pensiamo di cominciare dal primo.

Il primo pensiero sono i/le nostr@ compagn@ ingiustamente reclusi da quei primi giorni del mese di maggio del 2006, nella selvaggia repressione contro il popolo di San Salvador Atenco. Anche se alcun@ sono stati liberati, ancora ce ne sono altr@ che restano ingiustamente in carcere, tra loro il compagno Ignacio del Valle, del Fronte dei Popoli a Difesa della Terra. Citiamo lui non perché dimentichiamo o non conosciamo gli altri, ma perché il suo caso è emblematico dell´ingiustizia che è legge e istituzione in questo Messico agonizzante.
Bene, tutt@ voi più o meno sapete quello che è successo, quindi vogliamo parlare con voi di quello che possiamo fare e faremo, come zapatisti, e con altr@ compagn@ che non sono zapatisti ma sono dell´Altra Campagna, ovvero compagne, compagni e compagnei .

Fin dai primi giorni in cui i/le nostr@ compagn@ dell´Altra Campagna e del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra furono presi in ostaggio dal governo federale (allora ed ora del Partito di Azione Nazionale) e dallo Stato del Messico(del PRI) ed incarcerat@ ingiustamente, un piccolo gruppo di uomini e donne dell´Altra Campagna installò un presidio davanti al carcere di Santiaguito.

Con perseveranza e senza clamore, da allora questo presidio è stato mantenuto, prima davanti alla prigione di Santiaguito e poi, quando i/le nostr@ prigionier@ sono stati trasferiti, di fronte alla prigione di Molino de las Flores (sempre nello Stato del Messico). La loro rivendicazione era ed è quella di tutt@ quelli che fanno parte dell’Altra Campagna: libertà e giustizia per Atenco.
Ma non solo. In questi 2 anni, ed in condizioni avverse, questo presidio ha fatto sapere a@ nostr@ compagn@ prigionier@ ed ai loro familiari che non erano né sono soli, che non dimentichiamo.
In questi più di 2 anni sono usciti decine di quest@ compagn@ prigionier@. Secondo il nostro pensiero, questo è stato grazie alle mobilitazioni realizzate in Messico e nel Mondo, al lavoro serio dei loro avvocati ed alla tenacia di questo piccolo gruppo di compagn@ che, senza avere l’attenzione dei mezzi di comunicazione (ma quella dei poliziotti federali, statali e municipali sì, che non hanno mai smesso di perseguitarl@ e minacciarl@), giorno e notte chiedono libertà e giustizia per Atenco.

In questi più di 2 anni, è vero, alcun@ si sono ritirati o si sono allontanati dal presidio talea, ma un nucleo si mantiene costante ed è questo nucleo che fa sapere, in ogni momento, ai nostr@ prigionier@ che il nostro movimento non li abbandona né li lascerà soli.
Come tutti voi sapete, alcune settimane fa, quella farsa che è la giustizia legale messicana, ha emesso una nuova condanna che indigna contro i nostr@ compagn@ che si trovano nella prigione di Molino de las Flores e nel Carcere di Massima Sicurezza di La Palma (Almoloya), nello stato del Messico, infilando un altro anello alla già lunga catena di ingiustizie che pesa su quest@ compagn@.
Fin da quel momento l’EZLN ha preso contatto con i/le compagn@ che mantenevano il presidio insieme ad alcuni gruppi, collettivi ed organizzazioni aderenti alla Sesta Dichiarazione e con alcun@ ex detenut@. Avevamo ed abbiamo il doppio obiettivo di rilanciare la Campagna Nazionale ed Internazionale per chiedere libertà e giustizia per Atenco, e mantenere un ponte costante con i/le nostr@ compagn@ prigionier@ affinché sappiano e sentano che qua c’è chi non dimentica.
Si trattava, quindi, non di una o varie azioni fugaci, bensì di qualcosa di più duraturo, costante ed efficace.
Tra altre cose, come risultato di quei contatti e consultazioni, con divers@ individu@, gruppi, collettivi ed organizzazioni appartenenti all’Altra Campagna, abbiamo convenuto di Rafforzare, In Quantità E Qualità, il presidio di Molino de las Flores E Trasformarlo In Uno Spazio Di Incontro Dell’Altra Campagna, Oltre ad invitare, A Livello Nazionale Ed Internazionale, A Rinnovare La Campagna Per La Liberazione Dei Nostr@ Pigionier@.
Così, abbiamo convenuto di garantire la presenza al presidio a rotazione, promuovere e partecipare ad attività politico-culturali in quello spazio e riprendere i contatti già avuti, in Messico e nel mondo, per coordinare nuove attività per chiedere giustizia.
Con la RED NACIONAL CONTRA LA REPRESIÓN Y POR LA SOLIDARIDAD (formata principalmente da individu@, gruppi, collettivi ed organizzazioni dell´Altra Campagna), con la UNIÓN NACIONAL DE ORGANIZACIONES POPULARES DE IZQUIERDA INDEPENDIENTE (UNOPII), con la UNIDAD OBRERO Y SOCIALISTA (UNIOS), e con alcuni GRUPPI Y COLLETTIVI LIBERTARI, oltre a compagne e compagni che hanno appoggiato la Commissione Sesta dell´EZLN nell´Altra Campagna, è stato concordato un calendario di incontri ed attività che inizieranno il 16 settembre del 2008, data in cui si compiono 3 anni dall´avvio del nostro movimento.
Per questa ragione vi scriviamo. Per invitarvi a partecipare al presidio di Molino de las Flores ed alle attività che lì si svolgeranno, e che, i nei vostri gruppi, collettivi, organizzazioni ed unità di lavoro locali, regionali e statali dell’Altra Campagna si propongano e realizzino azioni per chiedere libertà e giustizia per Atenco.
Compagnei, compagne e compagni:
Con questo piccolo sforzo vi invitiamo a dire insieme a noi, a ricordare a tutti, a ricordarci, che NON DIMENTICHIAMO... né i/le nostr@ prigionier@, né chi ha fatto loro questa ingiustizia.
È tutto, compagni, compagne e compagnei. Presto vi trasmetteremo, in occasione del Terzo Anniversario dell’Altra Campagna (cioè il prossimo 16 settembre di questo anno) un’altra convocazione ad un’attività che forse vi interesserà.
Bene. Salute e che l’altro riaffermi la sua esistenza.
LIBERTA´ E GIUSTIZIA PER ATENCO!
Dalle Montagne del Sudest Messicano
Subcomandante Insurgente Marcos Messico, Settembre 2008