venerdì 29 luglio 2005

29/07/2005 | Il maestro di scuola e il gendarme mondiale


ROMA - Alla partenza della carovana dell'ass. Ya Basta! per il Chiapas, Claudio Dionesalvi, attivista cosentino, è stato bloccato all'aereoporto di Fiumicino. Il governo USA considera Claudio "indesiderato" perchè tra gli imputati nel processo di Cosenza e per questo ne impedisce il viaggio con tutte le compagnie aeree che sorvolano lo spazio aereo statunitense. - Ascolta la corrispondenza di Claudio da Fiumicino. A cura di Global Project. [audio] - "Sognando il Chiapas, ultras cosentini bloccati a Fiumicino" Cronaca e reazioni da Monitorebrutio.net"Il gendarme mondiale e il maestro di scuola" Cronaca di un arbitrio internazionale. Comunicato dell'associazione Ya Basta! Veniamo a conoscenza che è stato impedito di raggiungere il Chiapas ad un nostro compagno, Claudio Dionesalvi, insegnante alle scuole medie di Lauropoli (provincia di Cosenza), dove avrebbe partecipato alle iniziative della nostra Associazione: tra le quali la visita al sistema educativo autonomo indigeno zapatista della zona Altos, e il torneo di calcio con le squadre di giovani delle comunità della zona della Selva. Dopo avere acquistato il biglietto e dopo avere fatto il primo tratto di volo fino a Fiumicino, il supervisor della compagnia Klm, di nome Compagnone, gli ha infatti impedito di proseguire il viaggio. La ragione è la richiesta di non far viaggiare "persone da loro giudicate indesiderate" che il governo degli Stati Uniti d'America ha fatto alle compagnie aeree che SORVOLANO il loro spazio aereo (e non solo a quelle che vi fanno scalo anche per transito). Questa decisione e questa prassi è completamente inaccettabile, il torto che viene imputato a Claudio è forse quello di essere finito imputato nell'inchiesta di Cosenza sui fatti di Genova del 2001, e la logica che prescrive il sorvolo aereo in base semplicemente a dei procedimenti penali aperti è la delirante applicazione della dottrina della logica di guerra globale permanente del governo mondiale in uniforme "Made in USA". Siamo vicini a Claudio e alla sua giusta decisione di raggiungere le comunità indigene in resistenza in Chiapas, stringere le loro mani e sostenere i loro progetti di autogoverno e lotta per la dignità, la libertà, la democrazia. Certo appare paradossale che il gendarme del mondo in nome della democrazia, dei diritti e del benessere umano abbia timore di un maestro di scuola, che vuole incontrare e sostenere i ragazzi che hanno scritto il libro di racconti che propone ai suoi studenti. E non esiste principio legittimo di legalità che permetta ad una compagnia aerea privata di obbedire ad un dictat nordamericano senza nessuna mediazione ufficiale, impedendo il volo direttamente e senza un consenso di poteri pubblici. Ma evidentemente un conto è la democrazia e i diritti umani degli slogan USA e un conto sono i progetti reali che intervengono direttamente per trasformare e migliorare la vita delle persone, come stanno sperimentando la comunità zapatiste del Chiapas. Luglio 2005 Italia (formalmente non una provincia USA), Europa, Pianeta Terra Associazione Ya Basta! - Italia

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