ANCONA - Presidio dell'ass. Ya Basta! al consolato messicano di Piazza Cavour contro i gravissimi episodi di repressione avvenuti nelle ultime settimane in Messico a pochi giorni dalle elezioni presidenziali. Gli attivisti hanno consegnato un documento dove si denuncia il pesante clima di intimidazione contro i movimenti sociali e si chiede l'immediata liberazione di tutti i prigioneri politici. - Vai allo speciale su GlobalProject Fermiamo la repressione in Messico! - La lettera dell'associazione Ya Basta! Le organizzazioni sociali delle Marche - Italia, esprimono al Governo Messicano, il loro sdegno ed una ferma condanna per i gravi fatti di violenta repressione poliziesca, accaduti il 4 maggio scorso a San Salvador Atenco, che hanno provocato la morte di Javier Cortez Santiago, 14 anni, e lo studente universitario Alexis Benhumea di 20 anni, con numerosi feriti ed arresti; ed il 14 giugno a Oaxaca con la repressione nei confronti del presidio organizzato dal Magistero Democratico Oaxaqueño della Sezione 22 del SNTE (Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione) dove alcune fonti giornalistiche, ancora non smentite, parlano di un numero imprecisato di manifestanti assassinati, tra i quali alcuni bambini e una maestra incinta. Già ad Atenco la polizia messicana aveva arrestato più di duecento persone, fra cui nove minori, detenute senza nessun mandato, picchiate e torturate in maniera selvaggia. La maggior parte delle 47 donne arrestate hanno denunciato stupri e altri abusi di tipo sessuale. Cinque stranieri, dopo essere stati maltrattati, sono stati illegalmente espulsi dal paese. Ora gli ultimi fatti di Oaxaca di metà giugno, ancora oscurati dalla disinformazione di regime, gettano un’ombra inquietante sulle imminenti elezioni. Infatti con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2 luglio, già da mesi si infittiscono gli episodi di intimidazione e violenta repressione nei confronti dei movimenti sociali e popolari. Alla luce di questi incivili fatti noi diciamo “vergogna al governo Messicano” e non mancheremo di confermare il nostro impegno e la nostra testimonianza, nei nostri territori come nelle nostre attività di cooperazione internazionale, a sostegno dei fratelli e compagni in Messico, per l’umanità e contro il neoliberismo. In nome della giustizia e della dignità, chiediamo l’immediata liberazione dei prigionieri politici, la sospensione delle misure repressive intraprese ed il rispetto dei più elementari diritti all’informazione. Questi tragici avvenimenti non bloccheranno le legittime rivendicazioni dei movimenti messicani, né il nostro pieno e fiducioso sostegno alle loro lotte. Domenica 2 luglio saremo a Roma, sotto l’Ambasciata Messicana, per denunciare la violazione dei diritti umani da parte del governo Messicano. “Con la vita, con la dignità, con la memoria, ribelliamoci, sfidiamoli. Non avranno nè pace nè tranquillità” (Subcomandante Insurgente Marcos)
Ya Basta! Marche
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