mercoledì 6 gennaio 2010

Marchigiani bloccati a Rafah i sindaci di Pesaro e Jesi, scrivono al ministero degli Esteri

Marchigiani bloccati a Rafah:
In risposta all’appello degli attivisti della Campagna Palestina Solidarietà delle Marche, bloccati dalle autorità egiziane al valico di Rafah, oltre il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, anche il sindaco del Comune di Jesi, Fabiano Belcecchi, ha immediatamente inviato al Ministero degli Esteri, all’Ambasciata d’Egitto in Italia e a quella italiana al Cairo il seguente telegramma. “Numerosi cittadini delle Marche , assieme ad altri pacifisti per i diritti umani, che intendevano portare pacificamente la solidarietà alla popolazione palestinese, sono stati bloccati al Cairo. Il Comune di Jesi esprime , molta preoccupazione per il trattamento riservato ai pacifisti della *Gaza Freedom March* impossibilitati di entrare a Gaza e per il trattamento a loro riservato delle forze di polizia egiziane"
Gia la Consulta per la Pace di Jesi aveva scritto un comunicato di solidarietà, e preoccupazione, per gli attivisti pacifisti ( anche delle Marche) che sono stati bloccati al Cairo senza dargli la possibilità di raggiungere la striscia di Gaza.
Comunichiamo inoltre che il convoglio con aiuti umanitari VIVA PALESTINA proveniente dall'Inghilterra , imbarcatosi dal porto di Ancona http://yabastamarche.blogspot.com/2009/12/in-partenza-da-ancona-il-convoglio-viva.html l'11 dicembre scorso è bloccato a El Arish, a pochi kilometri dalla striscia di Gaza e questa notte (tra il 5 e 6 gennaio) è stato violentemente attaccato dalle forze di polizia egiziana.
In un comunicato stampa l'organizzazione, della quale fà parte un membro del parlamento inglese, George Galloway, ha dichiarato che circa 50 attivisti sono rimasti feriti e invita tutti a protestare davanti alle sedi diplomatiche egiziane affinche tutto il convoglio possa raggiungere Gaza

Campagna Palestina Solidarietà
(coordinamento di Associazioni delle Marche che lavorano sulla Palestina)

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