A cura Associazione Ya Basta Treviso
marimari peñi
benvenuto fratello
"C’e chi crede che la terra gli appartenga…….noi sappiamo di appartenere alla terra"
Campagna e progetto a sostegno del Popolo Mapuche
Fabbricato che ospiterà gli impianti della radio (2008)
PROGETTO Mari mari peñi
SOSTEGNO AL POPOLO MAPUCHE attraverso l’istallazione di una radio comunitaria
a cura di Associazione Ya Basta Treviso
INTRODUZIONE
Nell’ estremo sud dell’ Argentina si situa la Patagonia, una terra che incorpora ogni tipo di clima e di terra, dai fiumi ai laghi fino al deserto e i ghiacciai. Sotto la ’Cordillera’, la porzione meridionale delle Ande che separa l’ Argentina dal Cile, giace la fertile e piatta distesa delle Pampas, dove greggi di pecore e bestiame pascolano.
In questa area vivono i Mapuche. Conosciuti come la ’Gente della Terra’, questa popolazione indigena ha vissuto in entrambi i lati della cordillera senza preoccuparsi della nazionalità per 10.000 anni. Negli ultimi 500, hanno resistito a continue invasioni, tentativi di sterminio e furti di terra. Nel 1879, più di 1.300 Mapuche furono massacrati e le loro terre confiscate da immigrati inglesi, in quel genocidio che la storiografia ufficiale chiama “la conquista del deserto”.
Durante questa operazione militare, lo stato argentino trasformò la maggior parte delle terre rubate in 8.000 chilometri quadri di appezzamenti, e consegnò più di 41 milioni di ettari a meno di 2000 coloni.
Negli anni seguenti, la Patagonia e’ diventata dominio privato per proprietari terrieri argentini e stranieri. Dopo essere stati decimati, i Mapuche furono condannati a vivere nelle terre peggiori, cercando rifugio nelle aree più fredde e inospitali della regione montuosa. Oggi, i Mapuche stanno affrontando una nuova invasione dal momento che imprenditori e ricchi, europei e nordamericani, arrivano per avvantaggiarsi dei bassi prezzi e dell’ economia aperta a cui diede impulso la presidenza “amica della globalizzazione” di Carlos Menem negli anni 90.
Questo flusso di speculatori e uomini di affari si è trasformato in un vero e proprio furto neo-coloniale delle ultime terre che rimangono nelle mani dei Mapuche.
Rogeli Fermin, un contadino Mapuche, descrive le ultime acquisizioni:
"Qui loro recintano tutto quello che vogliono. Era una bella valle, e per questa ragione se la sono presa. Se c’ erano dei bei pascoli, loro chiudono tutto. Ci lasciano in mezzo alle pietre, nei campi peggiori."
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il presente progetto si propone di istallare una radio a carattere comunitario promuovendo lo sviluppo economico, sociale e culturale delle Comunità indigene e delle popolazioni di El Maitèn e delle zone limitrofe che vivono in precaria situazione economica e in un profondo isolamento socio-culturale.
Rispetto alla situazione geografica e alle caratteristiche culturali di queste comunità, la radio è l’unico mezzo di comunicazione a cui può accedere lamaggior parte delle popolazioni attraverso la quale ricevono informazioni locali e nazionali.
Siamo persone appartenenti al Popolo Mapuche Tehuelche che abitano questa parte del territorio, la realtà che viviamo è difficile forse non molto diversa da quella che vissero i nostri antenati, con la differenza che oggi la tecnologia ha reso possibile l’esistenza di mezzi di comunicazione di massa come la radio.
Il costante procedere dei gruppi di grande potere economico, ha fattosì che i mezzi di comunicazione esistenti nelle grandi città e maggiormente in zone poco popolate, abbiano una totale dipendenza da loro.
L’informazione si trasforma in propaganda politico-partitica, genera disinformazione e la prepotenza dei signori che detengono il potere chiude la porta alla possibilità che la gente possa crescere, sviluppare le proprie capacità di analisi e generare la propria opinione.
El Maitènnon è estraneo a questa situazione, qui tutto avviene in maniera non contraddittoria con il potere che comanda, e quando noi appartenenti a Popoli nativi alziamo le nostre voci con richieste di diritti fondamentali, con denuncie di situazioni quotidiane che siamo costretti a vivere, immediatamente diventa visibile questo assedio che censura la verità e pretende di mascherare la realtà con programmi che non vanno più in là “chiacchera” quotidiana.
Per molti siamo parte di un passato remoto, e parlano della nostra esistenza come folcklore, perché sicuramente questo non danneggia nessuno, però se noi parliamo di sfratti a famiglie aborigene, di violazioni di diritti umani o quando ci opponiamo a grandi progetti che vanno a distruggere il nostro spazio vitale, che non riguarda solo noi indigeni ma tutta la società,smettiamo di essere una nota interessante, ci trasformiamo in un pericolo per questo sistema.
Questa è solo una delle tante ragioni che ci motivano a credere in una Radio Comunitaria nelle nostre località, dove l’informazione e lo spazio di opinioni siano libere e dove la diversità culturale siano un fatto concreto e non solo belle parole di qualche discorso mediatico.
1 PRECEDENTI E GIUSTIFICAZIONI
Gli appartenenti al popolo Mapuche soffrono la perdita della propria identità culturale, della propria lingua e delle proprie abitudini .Le leggi che proteggono i loro diritti non vengono rispettate. Le perdite più significative per le comunità indigene sono la lingua, la proprietà libera e comunitaria della terra, le antiche conoscenze di medicine naturali, alimentazione e tecniche lavorative.
Nella regione dove si svilupperà questo progetto, l’economia si basa sull’allevamento di animali come pecore, capre e mucche e tutti quei lavori che appartengono allo stile rurale.
Le comunità rurali della zonasoffrono di alti livelli di incomunicabilità e isolamento, ciò è dovuto allo stato della rete viaria e alla mancanza di trasporto pubblico.
Questa situazione influisce direttamente sulla qualità della vita delle popolazioni , ad esempio, per ciò che riguarda la loro possibilità di conoscere e accedere a servizi come la sanità pubblica.
Oltre alle difficoltà che affronta la comunità di queste zone per accedere alle istituzioni locali, è rilevante la scarsa informazione per quanto riguarda ciò che succede nell’ambito rurale e le possibilità che hanno di trasmettere e comunicare la loro realtà.
Questo, inoltre, ha reso difficile la comunicazione dei saperi relativi alla cultura contadina, di alto valore culturale, verso altre aree del territorio.
Dall’altro lato i contadini hanno una limitata possibilità di sviluppo e rafforzamento della loro attività produttiva ( informazione per acquistare attrezzature e stabilire contatti che facilitino la commercializzazione dei loro prodotti).
Consideriamo che il compito di produrre comunicazione, inserito nella zona rurale, possa far riscattare non solo il bagaglio di conoscenza che la comunità conserva, ma darle il valore e la dimensione che possiede. Attraverso la radio si possono diffondere e promuovere forme di lavoro che le popolazioni hanno sviluppato per ottenere un maggior rendimento del suolo, gli alimenti che si possono preparare con i suoi frutti, migliorando così l’economia familiare e la qualità alimentare, esporre i bisogni, le risorse, i prodotti che si possono commercializzare, riscattando la storia del luogo e i valori culturali. In questo processo è fondamentale stimolare e rafforzare l’organizzazione delle comunità vicine.
Per questo il progetto si propone di apportare un miglioramento non solo della situazione economica dei piccoli produttori ma anche delle condizioni di vita delle comunità partecipanti.
2 BENEFICIARI
I principali beneficiari di questo progetto saranno gli abitanti delle comunità rurali di Buenos Aires Chico-Vuelta del Rio, Comunità Enrique Sepùlveda, nella situazione economica e culturale descritta nel punto uno. I beneficiari diretti saranno le popolazioni delle comunità rurali incorporate.
3 OBIETTIVI
L’obiettivo generale del progetto è:
Installare una radio Comunitaria a carico dell’ Organizzazione Mapuche-Tehuelche “11 de octubre” per esercitare il diritto all’informazione e libertà di espressione.
Gli obiettivi specifici sono:
Sviluppare strategie di comunicazione per migliorare le condizioni di vita delle comunità e le condizioni economiche dei piccoli produttori. Stimolare la partecipazione delle popolazioni attraverso la diffusione dell’informazione locale, campagne educative e altri format radiofonici.
Garantire e rafforzare l’identità comunitaria a partire dal riscatto della storia orale di ogni zona.
4 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il presente progetto si propone di istallare una Radio Comunitaria a carico dell’ Organizzazione Mapuche-Tehuelche “11 de octubre” per esercitare il diritto all’informazione e alla libertà di espressione.
5 RISULTATI ATTESI
A conclusione di questo progetto saranno raggiunti i seguenti risultati:
Istallazione di una radio Comunitaria a carico dell’ Organizzazione Mapuche-Tehuelche “11 de octubre” per esercitare il diritto all’informazione e libertà di espressione.
Formazione di venti persone come operatori tecnici e di produzione radiofonica, comunicazione e sviluppo. Tra i destinatari della formazione ci sarà equilibrio di generi, di età e di appartenenze a diverse comunità.
6 ATTIVITA’/PIANO DI LAVORO
Laboratorio comunitario per definire obiettivi specifici e piani di lavoro.
Questo laboratorio sarà coordinato da FM Alas e avrà come obiettivo definire insieme a organizzazioni locali, popolazioni e membri di comunità Mapuche, gli obiettivi specifici e i piani di lavoro della futura radio.
Adeguamento dell’infrastruttura, acquisto e istallazione delle apparecchiature tecniche
Si migliorerà l’infrastruttura di uno spazio fisico esistente dove si installerà la radio, si realizzerà l’acquisto delle apparecchiature e le prime prove tecniche.
Formazione di operatori tecnici, nella produzione radiofonica, nella comunicazione e sviluppo.
Si realizzeranno due laboratori di formazione nelle diverse tecniche necessarie affinché le comunità siano in condizioni di autogestire la radio. I laboratori saranno coordinati da FM Alas.
Formazione in Gestione Integrale per la radio Comunitaria.
Questa formazione offrirà strumenti per l’organizzazione e la gestione del progetto nelle sue dimensioni comunicative, economiche, organizzative e politico-culturali.
Formazione in programmazione radiofonica.
Sarà destinata alla costruzione della programmazione in modo partecipativo, distribuzione di ruoli e compiti per la messa in onda.
Messa in onda della radio.
Valutazione
In questa fase, si realizzerà insieme con le comunità, una verifica dello sviluppo del progetto con l’obiettivo non solo di realizzare un resoconto finale, bensì di elaborare i piani di lavoro che garantiranno continuità al presente progetto.
aggiunte fotografiche
Immagine della Radio Petü Mogeleiñ il giorno dell’inaugurazione
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