giovedì 19 aprile 2012

25 Aprile: OCCUPY FALKATRAZ, la Liberazione è una pratica quotidiana


Anche quest’anno, per la quinta volta consecutiva, si ripropone in forma sempre originale e rielaborata, nella costante aderenza ai conflitti del presente, ai nostri vissuti personali e collettivi al tempo della crisi, questo particolare appuntamento di musica e spettacolo, festa e mobilitazione, per celebrare la festa della Liberazione dal nazifascismo fuori dagli schemi consueti delle commemorazioni ufficiali e riportare nel concreto dei nostri giorni l’idea e la pratica dell’antifascismo. Anche questa volta resta irrinunciabile la scelta logistica del parco nel centro della Città. Di anno in anno abbiamo il piacere di constatare come la coraggiosa scelta compiuta nell’ormai lontano 2008 fosse non solo radicalmente giusta, quanto foriera di novità costituenti.

Allora nel mezzo di una tornata elettorale nazionale e comunale decisiva, quanto responsabile (tra altri fattori…) della crisi e delle miserie attuali, decidemmo che servisse un gesto, un evento concreto per mantenere accesa la rabbia e la speranza, per rendere ben visibile e manifesta, e dare linfa nuova, ai tanti movimenti, locali e non, che attraversiamo e che rendono migliore il nostro presente, per materializzare la nostra autonomia e il radicale rifiuto e incompatibilità ad un’esistenza di precarità.
In fondo, questo, è stato, ed è, qui ed ora, l’Antifascismo.

Decidemmo di essere il 25 al Parco Kennedy, allora bersaglio delle montanti campagne terroristico-sicuritarie oggi ancora tanto in voga, per sperimentare e dimostrare come la qualità dei luoghi della socialità e della cittadinanza dipendono sempre dalle azioni, o inazioni, di tutti e ciascuno; sono lo specchio veritiero delle grandezze e dei limiti di una comunità.
Negli anni il Parco Kennedy ha cambiato immagine e sostanza: da luogo del degrado si riscopre bene comune cittadino, si rianima e rigenera con la cura e l’affettività dei suoi cittadini, resiste ai progetti speculativi che lo vorrebbero avveniristico parcheggio risolutore dell’insopportabilità del traffico urbano, diventa meta e luogo accogliente di altri tanti e diversi appuntamenti…
Unica recriminazione quella di dover continuare quest’avventura nell’assenza di alcuni dei compagni di viaggio di allora. La scorsa edizione fu dedicata al Partigiano e Presidente Onoraio dell’ANPI Falconara Gianfranco Pistola, scomparso solo un mese prima. La quotidiana resistenza alla crisi del presente ci ha impedito quest’anno di realizzare una ricorrenza alla sua altezza, ma forse ogni tentativo è già vano e perdente in partenza.
Anche per questo abbiamo deciso di dedicare e di immaginarci questa edizione del 2012 come un omaggio a quanti oggi, nel mezzo di una crisi economica e finanziaria globale e senza precedenti, nella decadenza nazionalpopolare pilotata dai tecnici, nella crisi e delegittimazione degli organi di rappresentanza e di sistema, decidono e continuano a lottare, difendendo il proprio diritto al futuro e a una vita degna.
Ai precari, quelli giovani “senza futuro” come quelli che fino a poco tempo fa si credevano “garantiti”; agli operai in lotta contro la cassa integrazione e per la difesa dei diritti e dell’articolo 18; ai movimenti referendari, quelli in difesa dell’Acqua Bene Comune su tutti; ai movimenti cittadini e in difesa del territorio; ai NoTav e ai No rigassificatori; agli studenti, come a quanti nelle scuole, negli istituti di formazione in genere, come negli altri apparati del welfare (la sanità, i servizi, i trasporti, pubblici, privati e privatizzati…), o nei comuni strozzati dal “patto di stabilità”, lottano per continuarci a lavorare nel pieno dei loro diritti e nella qualità del proprio operare.
E, permettetecelo in ultimo, ai tantissimi che in questo ultimo mese, con la loro presenza concreta e attiva, hanno impedito che la vendita del CSA Kontatto avesse luogo.
Perché sono proprio loro tutti insieme, uno sciame di molti e differenti, che ci rimandano all’essenza dei partigiani di allora. Perché sono proprio loro che dovranno ricostruire un futuro diverso dalle macerie di questa crisi, oggi come allora. Perché nella resistenza, oggi come allora, non si manifesta solo una reazione, ma il mondo nuovo che vogliamo.

Perché il 25 aprile è la nostra festa, e il Parco Kennedy un bene comune!


PARCO KENNEDY, 25 APRILE, OCCUPY FALKATRAZ

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